Dario Vassallo
Quando alle spalle si hanno più di novant'anni di storia - l'esordio ufficiale avvenne con 'L'allegra brigata', e correva l'anno di grazia 1913 - qualcosa da festeggiare lo si trova sempre: un anniversario, una ricorrenza, un compleanno, tutto può venir bene per comunicare allegria e buonumore. Tanto più quando ci si chiama «Baistrocchi» e si racchiude in sé l'essenza stessa della goliardia. Una tradizione, la Bai, che si rinnova ogni anno di questi tempi mettendo in luce lo spirito più nascosto e imprevedibile dei genovesi, lontano dal compassato aplomb con il quale di solito siamo considerati al di fuori della nostra regione. E per noi tutti che alle tradizioni ci teniamo come pochi altri, una confortevole sicurezza, affinché Natale sia veramente Natale.
Si diceva qualcosa da festeggiare, ma quest'anno è qualcosa di davvero importante, perché l'edizione numero 93 di quella che è probabilmente la compagnia più pazza, imprevedibile e stravagante nel panorama teatrale italiano non professionistico ha deciso di mettere in primo piano le nozze d'argento (artistiche, s'intende) dei due personaggi più amati di tutta la storia baistrocchina recente, Marco Biancalana ed Edo Quistelli che da venticinque anni rappresentano la colonna portante del gruppo. Così lo spettacolo, in scena come sempre prima al Politeama Genovese (dal 28 dicembre al 22 gennaio) e poi al Cantero di Chiavari (dal 31 gennaio al 5 febbraio) si intitola «Speciale per due», con l'aggiunta non casuale di un sottotitolo che recita «ovvero di Bai ce n'è una sola». Può sembrare pleonastico ma per loro è così, sottolineando orgogliosamente in questo modo come ogni ipotetica imitazione rischi inevitabilmente una brutta figura.
«È un omaggio a due attori che se lo meritano proprio perché incarnano davvero l'anima della compagnia - afferma il regista Piero Rossi che (ecco un altro anniversario pronto dietro l'angolo) nel 2006 festeggerà con la Baistrocchi le sue nozze d'oro! -. Lo spettacolo sarà qualcosa di molto simile ad una commedia musicale, alla Garinei e Giovannini, tanto per intenderci: un filo conduttore, la loro storia, rivista attraverso gli sketch più belli di questi anni, ovviamente corretti e riadattati alle mode correnti». «La prima scrematura dei nostri duetti migliori - affermano scherzando Quistelli e Biancalana - durava diciotto ore, poi Rossi ci ha messo lo zampino e qualcosa abbiamo limato. Diciamo che allo stato attuale lo spettacolo è di circa cinque ore, vedremo di tagliare ancora da qui al 28 dicembre
».
La scenografia si annuncia di tipo televisivo, nessun fondale ma sullo sfondo soltanto un maxischermo dove verranno proiettate immagini e foto del passato a fare da contraltare a quello che si svolgerà in palcoscenico. Presi di mira, come al solito, i politici cittadini, a cominciare dall'immancabile assessore al traffico Arcangelo Merella («con le sue zone blu ci ha dato materiale per dieci anni») ma sono previste anche novità assolute, come una sorta di «Inferno del Grifone»: «Io sarò Preziosi - dice Quistelli - e alla prima ci sarà addirittura Alfredo Biondi nel ruolo di
Alfredo Biondi». Proprio così, l'avvocato difensore del Genoa nella torrida estate (baistrocchino per sette anni) tornerà sul palco ad impersonare se stesso.
Il conto alla rovescia è dunque iniziato, mentre per il 2006 si annuncia un'importante novità: «Il Comune di Genova - rivela Rossi - ha dato l'ok definitivo per l'intitolazione di una strada a Mario Baistrocchi, lo storico fondatore della Compagnia. Dovremo ora segnalare una soluzione di valore da scegliere nelle tre zone in cui lui lasciò il segno, ovvero Quinto, l'Università di via Balbi o l'odierna area del Porto Antico».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.