da Milano
Con un telegramma inviato allentourage di don Gelmini, lavvocato Franco Coppi ha comunicato di rinunciare alla difesa del fondatore della comunità Incontro. Alla base delliniziativa la mancata condivisione da parte del penalista di alcuni commenti fatti da don Gelmini dopo il suo coinvolgimento dellinchiesta della procura di Terni su alcuni presunti abusi sessuali a lui attribuiti. Lavvocato Coppi ha rimesso il mandato pur consapevole - è detto nel telegramma - dellassoluta innocenza del suo ex assistito.
Ma ormai è difficile separare linchiesta dal polverone. Lultima rivelazione arriva dalle colonne del Corriere della sera: si scopre che don Antonio Mazzi è stato sentito la scorsa settimana dai Pm di Terni come testimone dellaccusa nellindagine su don Gelmini. Don Mazzi avrebbe confermato le confidenze ricevute da un ragazzo, ospite della comunità Incontro di don Pierino nel 93: a quellepoca il giovane avrebbe subito pesanti attenzioni da parte del sacerdote. Il fondatore di Exodus scorre la rassegna stampa e corre ai ripari: «Non ho accusato nessuno, né mi sento di accusare nessuno - scrive in una lettera al quotidiano di via Solferino - lunica fatto che ho confermato al giornalista che mi ha interpellato e al magistrato è che quattro anni fa ho risposto a una lettera di un ragazzo disperato, con parole di incoraggiamento, consigliandogli di rivolgersi a uno psicologo. Non ho accusato né mi sento di accusare nessuno. Io non sono contro nessuno - ribadisce il sacerdote veronese - e trovo molto scorretta limmagine che si vuol dipingere di noi preti».
Insomma, don Mazzi cerca di stemperare i toni. Anche il Vaticano butta acqua sul fuoco: «Non pensiamo di dover intervenire - spiegano autorevoli fonti - perché la questione non è di nostra responsabilità. Gli interventi di questi giorni - si sottolinea nellambiente dei Sacri palazzi - sono a titolo personale e non ufficiale della Santa sede». In ogni caso «don Gelmini è rispettato e apprezzato per le opere realizzate in soccorso dei più bisognosi». Un abbraccio che suona come una presa di distanza dalle affilate parole del cardinale Francesco Marchisano.
Polemiche e scintille nel giorno in cui alla Procura di Terni si svolge un summit fra gli inquirenti che, dopo una breve pausa per le vacanze, chiuderanno lindagine in tempi brevi.
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