Adesso, dopo lo scontro Fini-Berlusconi, il peso politico dei due schieramenti si conta anche in Rai. Soprattutto nel primo canale, diretto da un finiano doc, il direttore Mauro Mazza. E, come si sa, nellassegnazione delle produzioni (che significa palate di euro) conta anche lamicizia personale e lappartenenza politica, oltre alla professionalità. Proprio in questi giorni si stanno mettendo a punto i palinsesti della prossima stagione autunnale: i produttori esterni che si aggiudicano programmi importanti, hanno il bilancio aziendale assicurato. E anche i «moralizzatori» tengono famiglia e devono sistemare amici, parenti e fidanzate. Così in questo momento di rottura allinterno del Pdl, la fila davanti alla porta di Mazza (giornalista che, dal punto di vista degli ascolti, sta ottenendo buoni risultati) per essere rassicurati sulle proprie posizioni o per farsi aggiudicare un programma prima che i finiani perdano troppo peso è lunga. Nonostante il direttore del primo canale si sia affrettato a garantire sulle colonne del Corriere della sera che non cè nessuna «finizzazione» della sua rete dopo che il Giornale aveva svelato alcuni piani, la fibrillazione nei corridoi di viale Mazzini è alta. Il primo «amico» a essere stato rassicurato è Pino Insegno. Nonostante il recente flop del programma (Insegnami a sognare) con cui è ritornato in Rai dopo anni di lontananza, sarà alla guida di un importante programma estivo: Reazione a catena, giochino di tardo pomeriggio che da inizio giugno sostituirà Leredità: viene prima del Tg1 a cui funge da traino. Altra società in fibrillazione è la Goodtime che appartiene a Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, uno dei finiani più esposti e che ieri ha ventilato le dimissioni dalla vicepresidenza del gruppo Pdl alla Camera. Alla Goodtime, già produttrice di varie fiction targate Rai, è stata assegnata (ma ricordiamo i palinsesti non sono ancora definitivi quindi passibili di cambiamenti) il nuovo show autunnale condotto da Pippo Baudo (che dovrà lasciare Domenica In a Lorella Cuccarini) probabilmente al martedì in prima serata. Si tratta di un programma studiato apposta con inserti di sceneggiati, per giustificare la scelta di una casa di produzione che non ha mai prodotto programmi di puro intrattenimento. Andrà in onda al posto dei Migliori anni, show di successo sulla Tv dantan della ben più potente casa di produzione Endemol Italia, di proprietà per il 33 per cento di Mediaset. Mazza spiega di aver fatto questa scelta perché in autunno si dovranno puntare tutte le carte su un solo programma musicale: la riedizione in chiave moderna di Canzonissima (condotta da Gianni Morandi) e assicura che i Migliori anni torneranno a primavera. Intanto alla Endemol, rimasta a bocca asciutta, non lhanno presa proprio bene.
Per un altro finiano doc, Luca Barbareschi, parlamentare del Pdl, attore e personaggio televisivo (è appena terminato su La7 il suo show Barbareschi sciock, deludente share dell1,56 per cento) si prepara una forte visibilità nella prossima stagione tv che parte a settembre: la partecipazione a Domenica In, accanto a Lorella Cuccarini, neoconduttrice del programma festivo. Insomma potrà spiegare bene agli italiani (a titolo gratuito perché essendo parlamentare non può prendere stipendio dalla Rai) come ha fatto nei giorni scorsi che «cè bisogno di una rivoluzione copernicana nella politica, e non è giusto che per una volta che si riesce ad ascoltare una voce (quella di Fini) che si leva per chiedere il cambiamento con lucidità e lungimiranza essa resti inascoltata». Anche in questo caso, Mazza fa sapere che si tratta solo di unipotesi di lavoro, come succede quando si mette a fuoco una formula innovativa: sta di fatto che il progetto cè. E ben avviato.
Ma le ramificazioni dei finiani nei programmi Rai non finiscono qui: parte di un programma centrale del pomeriggio del primo canale Festa italiana, condotto da Caterina Balivo, è prodotto da una società riconducibile, peraltro con passaggi complicati, a Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, compagna del «grande ribelle» Gianfranco.
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