L’Ignis torna nel basket a Castelletto

Dopo 7 scudetti, 3 coppe dei campioni, altrettante coppe intercontinentali, una coppa delle coppe e 4 coppe Italia timbrati tutti a Varese, il marchio Ignis torna sulle canottiere di basket. E lo fa a Castelletto Ticino, squadra neopromossa in serie A2 e dai colori gialloblù, proprio gli stessi di Flaborea, Meneghin, Morse, Zanatta, Ossola, Raga. Anni Sessanta e prima metà dei Settanta: quando Varese sfidava il Simmenthal Milano, una macchina da canestri costruita da Giovanni Borghi, il signor Ignis. Ora, trent’anni dopo l’ultimo campionato, l’abbinamento con Castelletto: un binomio, quello col marchio del gruppo Whirlpool, che porterà nelle casse della società novarese circa 200mila euro. Castelletto, fondata nell’85, è alla sua seconda promozione consecutiva, ma l’anno scorso rinunciò alla A2 e cedette i diritti a Caserta. Quest’anno invece i piemontesi ci provano anche se, in attesa del nuovo palazzetto, giocheranno le prime due partite di campionato a Torino.

Sulla panchina non ci sarà più Meo Sacchetti, emigrato a Fabriano; in campo non ci sarà più Lupo Portaluppi, ex di Milano, trasferitosi a Soresina, mentre sarà ancora al suo posto Stefano Rusconi, ex pivot di Varese, Treviso e Milano.

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