Pietro Vierchowod, indimenticabile campione blucerchiato, avrebbe voluto venire alla Samp. Lo racconta lui stesso, dopo aver saputo dellarrivo (quasi certo) di Atzori.
Quando avvenne Pietro?
«Quando si decideva di De Carlo ed anche quando si passò a Cavasin, mi proposi. Ma non so chi mi disse cortesemente che non vi erano prospettive».
Saresti tornato volentieri?
«Molto volentieri. Anche perché penso che, in questa Samp, qualche antico campione che poteva illuminare limmagine, nel ricordo di quanto avevamo fatto in passato, poteva essere una buona cosa».
Invece?
«Invece non se ne fece nulla».
Tu vedresti qualche campione dello scudetto accanto ai dirigenti di oggi, proprio per tentare una continuità?
«Lo riterrei molto interessante. Del resto le grandi società tengono sempre qualche posto per i camponi di una volta. Baresi, ad esempio... Ma forse nella Samp vi sono altri problemi a cui pensare».
A proposito come vedi il futuro della Samp?
«Molto difficile. Il campionato di serie B è lungo e logorante. E ci vogliono giocatori adatti. Non sarà facile conciliare le varie esigente di venire subito in A e trovare i giocatori adatti».
È stata sbagliata la scelta di Cavasin?
«Non voglio esprimermi, ma dai fatti tutto è così chiaro...»
Che tipo di allenatore ci vorrebbe, secondo te?
«Anche in questa scelta bisogna stare attenti: vedremo se Atzori è luomo adatto».
Perché tanta acredine contro la famiglia Garrone?
«Sai, il tifoso è dominato da forti sentimenti. E dopo una stagione così negativa, si lascia andare a reazioni a volte eccessive».
Tu ricordi Mantovani...
«Certo, ma erano tempi diversi. Credo che un imprenditore come Garrone sia da apprezzare per tutto quello che ha fatto in tanti anni. Il calcio, si sa, ogni tanto gioca brutti scherzi».
Tu pensavi di essere lallenatore adatto per la Samp?
«Ho amato molto la società, credo di aver lasciato buoni ricordi, quando ho chiesto pensavo che avrei avuto qualche chance. In fondo ho fatto anchio le mie esperienze.
Ormai sei un opinionista eccellente...
«Certo, ma il campo potrebbe anche essere il mio terreno preferito. Al di là di tutto, comunque, auguro alla Samp ogni bene e la promozione immediata...».
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