Le due facce di Futuro e libertà. Pochi e già arroccati su fronti opposti. Nel giorno in cui il premier Silvio Berlusconi incoronava il sindaco per il Moratti bis, e le primarie suonavano le campane a morto per il Pd sotto la Madonnina, Tiziana Maiolo - l’ex assessore del Pdl traslocata in Fli - lanciava avvertimenti velenosi. Con la vittoria di Giuliano Pisapia e la possibile entrata in campo di Gabriele Albertini «si attendono giornate dolorose per il sindaco uscente, che finora ha ricevuto da Berlusconi solo un in bocca al lupo». La Maiolo cerca la rivincita dopo che la Moratti. Tramontata l’ipotesi di una lista con Vittorio Sgarbi sindaco, è salita sul carro futurista. Nessun patto col «nemico»: sarebbe anche la linea del presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, l’altro ex azzurro folgorato da Fini. Domenica sera invece, l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna - ex An e colonnello di Fli della prima ora - tesseva ancora il laboratorio di alleanze allargate in un incontro riservato con il sindaco. Il contenuto lo ha riferito ieri Landi, che nel misurare le dichiarazioni - e lasciare aperta la via di un’intesa separata a Milano con Pdl e Lega - fa asse con il coordinatore regionale Giuseppe Valditara, pure ex An: «Apriremo in settimana o al più tardi lunedì un tavolo tra Fli e il sindaco per ragionare sul programma politico. Presenteremo le priorità» anche se «l’accordo con la Moratti non è scontato e vedremo la reazione di Pdl e Lega». Tra i temi che i futuristi porteranno al vertice ci sono le liste «pulite» per le elezioni («vogliamo sapere chi sarà candidato del Pdl e chi siederà in giunta»), un taglio ai metri cubi di cemento previsti dal Pgt, più mobilità sostenibile (leggi Ecopass). Anche se gli esponenti di Fli al governo hanno rassegnato ieri le dimissioni, in Comune «non c’è nessuna ipotesi di uscita dalla giunta». Ma se la convergenza su Albertini come candidato del terzo polo, con l’Udc e l’Api di Rutelli non è scontata, l’ipotesi di una corsa solitaria di Fli almeno al primo turno si fa sempre più concreta. La mediazione tentata dal sindaco con Fli viene stroncata dal ministro Ignazio La Russa: «Contento Landi se pensa di fare un tavolo a due». E al di là dell’evoluzione nazionale, le richieste su Pgt ed Ecopass e i diktat sulle liste nascono per essere rispedite al mittente dai partiti di maggioranza. Anche se la Moratti insiste: «Io penso a lavorare per la città e incontro tutte le forze della coalizione, nessuna esclusa».
Il coordinatore nazionale Adolfo Urso - ieri a Milano per lanciare l’assemblea costituente del partito che si terrà proprio qui dal 14 al 16 gennaio - pesa le parole. In città «non abbiamo ancora scelto se supportare la Moratti o presentare un altro nome. La vittoria di Pisapia apre spazi maggiori per il centrodestra». Sull’ipotesi Albertini ammette che «è stato un sindaco da 10 e lode».
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