Chi può sfatare il tabù viola, se non l'uomo dei sogni rossoblù? Per Gian Piero Gasperini i record sono come gli esami: non finiscono mai. L'ultimo successo del Grifo a Firenze è datato 27 marzo 1977 con Gigi Simoni in panchina, gol di Pruzzo e Arcoleo (2-1). Gasperson insegue Simoni nella storia del club. Gli mancano sei vittorie per raggiungerlo. Non sarebbe male partire dal Franchi contro una diretta concorrente per l'Europa. Che in casa non è più il rullo compressore dello scorso anno: sei sconfitte in quattordici gare. Si può tentare l'impresa. «Purchè la squadra giochi con la sicurezza delle ultime partite», sentenzia Gasp. La vittoria di Napoli ha rilanciato le ambizioni della Fiorentina. «Per loro è una sfida quasi decisiva, noi abbiamo un buon margine e dobbiamo tenerli a distanza. Questa è la prima partita di un trittico che potrà già dare qualche verdetto».
Fiorentina, Palermo, Siena. Tre match point per l'Europa. Sarà curioso capire come il Genoa affronterà questa trasferta. Prudente e guardingo come a San Siro, o spavaldo e all'attacco come a Marassi? «L'anno scorso subivamo pochissimo. Quest'anno abbiamo preso parecchi gol, che sono stati evidenziati più di quelli fatti o delle vittorie ottenute. Peccato che si mettano più in rilievo gli aspetti negativi di quelli positivi
», punzecchia il tecnico che questa settimana ha tenuto la squadra lontano da occhi indiscreti. Allenamenti a porte chiuse. Formazione avvolta nel mistero. Vatti a fidare di Gasp quando dice che per sostituire lo squalificato Rossi «c'è Mesto oppure Tomovic». Prandelli schiera il 4-3-2-1. Il Genoa dovrebbe difendersi a quattro: Sokratis, Bocchetti, Moretti e Criscito. Tre in mezzo: Mesto, Milanetto e Zapater. Ma Juric, per ammissione dello stesso tecnico, sta molto bene, quindi non è escluso che parta dall'inizio al posto di Mesto. Il croato è su di giri: «Firenze è una delle città più belle del mondo, l'ho visitata con la mia famiglia. Sul fronte sportivo però non ho bei ricordi. Zero punti. Voglio una rivincita».
Davanti è sempre l'ora di Sculli, stratosferico contro il Cagliari nel ruolo di centrale. Palacio e Palladino dovrebbero completare il tridente. La buona notizia è la presenza di Suazo tra i convocati («Si è allenato bene, viene con noi», annuncia il tecnico). Il nazionale honduregno ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la difesa viola, senza Gamberini e Felipe, ma con Natali, recuperato in extremis. Sulla freccia rossoblù hanno trovato posto anche Fatic, Aleksic e Lazarevic, mentre Gucher giocherà con la Primavera a Piacenza.
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