Premessa necessaria: il «Labyrinth» di Tim Burton alla Fabbrica è un labirinto vero. Tenetelo bene a mente quando vi addentrerete: ci sono svariate vie d'uscita e non è detto che sarete in grado, al primo colpo, di cogliere tutto quello che contiene questa meraviglia espositiva appena allestita. Quindi, mettete in conto di volerci tornare un'altra volta.
Siamo alla Fabbrica del Vapore di Milano, un luogo che l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi sta attenzionando per future modifiche, con l'inserimento di un'area verde e altri laboratori: ha l'aria affascinante delle ex zone industriali, ma non ha ancora espresso appieno il suo potenziale. Al momento, però, ha gli spazi necessari per ospitare l'evento di queste vacanze natalizie milanesi: «Tim's Burton Labyrinth», un'esperienza immersiva (parola abusata che non rende onore alla bellezza del progetto) che, per la prima volta in Italia, ci fa entrare nell'universo immaginifico del leggendario regista della «Sposa Cadavere», di «Alice in the Wonderland», «Edward Mani di Forbice», di «Batman», di «Beetlejuice» (la seconda puntata dell'horror è appena uscita).
Già 50mila persone si sono prenotate per immergersi in questo labirinto punteggiato di disegni, video e personaggi del mondo di Burton: gli organizzatori italiani (Alveare Produzioni) si aspettano almeno 200mila presenze da qui al 9 marzo, e c'è da scommettere che parecchio pubblico si metterà in coda. Il suggerimento è di prenotare perché si entra in slot di 140 persone ogni mezz'ora, misura organizzativa necessaria e speriamo sufficiente per godersi appieno il percorso che è fatto di numerose porte che si aprono e si chiudono. Ogni visitatore può lasciarsi guidare dall'intuizione e decidere quali delle soglie varcare di volta in volta, per affacciarsi su stanze colorate e sorprendenti dove si trovano oltre 150 dipinti e bozzetti originali, 55 opere d'arte animate e, davvero strabilianti, ben 21 figure a grandezza naturale provenienti dai set dei film.
La mostra, una creazione di Letsgo Company in collaborazione con lo stesso regista, ha già avuto altre riuscitissime tappe europee: Berlino, Barcellone, Bruxelles, Parigi, Madrid, per un totale di 650mila visitatori che si sono lasciati incantare, ancora una volta, dal cinema di Burton, qui espresso nella sua forma più pura. Vediamo infatti tanti personaggi partoriti dalla sua fantasia, che popolano da decenni il nostro immaginario, e altri inediti bozzetti. Álvatro Molina, giovane architetto e scenografo del progetto, ieri a Milano ha spiegato come Burton abbia supervisionato ogni singolo dettaglio della mostra: «Questa è un'esperienza immersiva nel vero senso della parola: Tim Burton dice che la sua testa somiglia a un labirinto e noi lo abbiamo riprodotto popolandolo con le sue creature. Alcuni sono solo degli schizzi che, quotidianamente, realizza ogniqualvolta è seduto a un tavolo: crea continuamente, è davvero inarrestabile.
La sua arte è il disegno animato e per questo in ogni sala abbiamo accompagnato gli schizzi ad animazioni e a personaggi a grandezza naturale. Entrare e perdersi nel labirinto sarà un po' come stare in uno dei suoi set: non sai mai che cosa succede quando apri una porta. Nel mondo di Tim Burton tutto è possibile».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.