L'arte incontra la trasgressione di Unhappy hour 

Con oltre 2.500 copie vendute in una sola estate, il romanzo cult di Indini mette a nudo le trasgressive notti milanesi. Questa sera sarà presentato alla Galleria Spazioinmostra di Milano

L'arte incontra la trasgressione di Unhappy hour 

Milano - Con oltre 2.500 copie vendute in una sola estate, Unhappy hour (Leone Editore) si consacra come il romanzo cult che ha messo a nudo le trasgressive notti milanesi. Andrea Indini confeziona un impietoso ritratto dei giovani: l’affresco di una gioventù ricca, viziata e deresponsabilizzata, che vive l’oggi tra serate alcoliche in discoteca, fine settimana in ville esclusive al mare o in montagna, shopping sfrenato, droga, sesso. Ma non tutto è perduto, perché accanto alla fragilità e allo smarrimento Unhappy hour pone l’accento su ciò che nella vita conta davvero. E qualcuno avrà la possibilità di riscattarsi. Questa sera (ore 19), l’autore sarà ospite di Federica Ghizzoni alla Galleria Spazioinmostra (via Cagnola 26) per presentare il romanzo-inchiesta sulla movida milanese. Insieme a Indini, saranno presenti Paolo Bianchi (Libero), Francesco Maria Del Vigo (ilGiornale.it), l'assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Milano Cristina Stancari e Enrico Beretta degli Octopus.

Il romanzo inchiesta "Bere vodka o rhum, purché alla goccia. Reggere l’alcol, sbronzarsi fino al limite, fingere di essere fatti fino all’osso, arrancare, ma mai perdere di vista il punto della serata". Un gruppo di amici, la fine dell’estate e dell’università, il tempo di assumersi le prime responsabilità e di imboccare scelte importanti. Unhappy hour mostra un ritratto dei giovani della Milano bene raccontando storie, paure, amori e amicizie di ragazzi tra i 24 e i 28 anni. "Milano è il prototipo di questa divisione in caste. Intoccabili. Impenetrabili - spiega l'autore - i volti si incrociano, le guance si baciano di sfuggita e le pacche sulle spalle si battono come se niente fosse. Un vodka lemon, grazie. E poi un altro. E un altro ancora. Una serata via l’altra". C'è Andrea, che ha appena iniziato un lavoro che gli piace e vive da solo. Ma questo non basta a renderlo responsabile: ogni sera è "festa". Finché non incontra lei, Cecilia che cambierà tutto. Manuela, invece, è una ragazza semplice che con Daffo si è trovata all’improvviso nel paese dei balocchi: belle macchine, serate nei locali più alla moda della città, ma tutto ha un prezzo. E lo capirà molto presto. Anche lei è solo uno dei tanti oggetti che Daffo possiede. A dettare la linea al gruppo è Ricky. E' lui che organizza le feste più trendy, che decreta quali sono i locali "giusti". Piace a tutti. Conosce tutti della Milano che conta. Ma chi sono i suoi veri amici? Nemmeno Allie, la fidanzata, ha un valore nella sua vita. Del resto lei è come gli altri: bella, ricca, perfetta, impunita davanti a tutto anche l'omicidio. Ma se ad Allie ogni cosa è permessa, a Francesco no. La morte del padre e la disperazione lo portano a rifugiarsi nell’eroina. Un tossico non è chic nella Milano bene e si trova sempre più solo. Tommaso si concede un anno sabbatico dopo la laurea, finché i genitori non lo costringono a lavorare.

Ci pensano loro a trovargli l’occupazione giusta: un contratto a Los Angeles con troppi zeri da poter rifiutare. Fez, infine, si sposa con Cristina. E il suo addio al celibato sarà il punto di non ritorno per tutti. Cosa vogliamo fare da grandi?

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