Il lato oscuro del denim conquista con i pantaloni

Roy Roger's li abbina ai giubbotti PT ne presenta otto modelli: per tutti è il momento del jeans nero

Lucia SerlengaFirenze I grandi profeti del black denim che torna nella moda con il piglio di chi vuole conquistare molti cuori? Ne ricordiamo almeno due: il poeta del rock Lou Reed che negli anni Settanta, vestito come un angelo del male - giacche di cuoio nero, jeans neri e occhiali scuri - cantava Walk on the Wild Side e il geniale Steve Jobs che portava sempre i Levi's 501 scuri, il dolcevita nero e le scarpe da ginnastica della New Balance. E poi Mark Zuckerberg, fondatore e ceo di Facebook, che vediamo quasi sempre in T-shirt grigia, jeans scuri e sneaker. Sono gli autfit che semplificano la vita e riducono l'incombenza delle scelte. Del resto la perfetta «divisa» della ribellione è in denim nero, fra un rimando all'estetica punk ed echi di rabbia rockettara. Chi non ricorda i Levi's 501 button fly, cioè con i bottoni e non con la cerniera lampo, rigorosamente neri che Marlon Brando indossava ne Il selvaggio, film da cui avrebbero tratto ispirazione tutti i «bad boy» a venire? Quelli che per intenderci circolavano in sella a una potente motocicletta con giubbino di pelle nera modello Schott NYC Perfecto 618 e una T-shirt bianca per disegnare gli addominali. Un'immagine affascinante che ancora oggi ha i suoi addicted soprattutto fra i giovani. «Ho sempre avuto una passione per le moto che colleziono. Andare in moto è occasione per evadere dalla pressione quotidiana e abbandonarmi a una libertà, spesso fonte d'ispirazione per le mie collezioni», confessa Guido Biondi direttore creativo di Roy Roger's che presenta a Pitti una speciale capsule collection nata dalla collaborazione tra due marchi storici del made in Italy: Roy Roger's e Moto Guzzi. «Non una proposta tecnica per soli motociclistici ma capi da indossare anche nel tempo libero» spiega citando fra i capi di punta un magnifico jeans 5 tasche in denim black con lavaggio used, una t-shirt in jersey grigio mélange con stampa dei due loghi e un giubbotto ispirazione anni Sessanta anche questo rigorosamente in black denim. Sempre nera ma in cotone oleato - proviene dalla Scozia ed è realizzato dalla storica azienda Halley & Stevenson specializzata in Waxed cotton - è la field jacket di ispirazione militare che rappresenta il viaggio. Completano la collezione, la camicia modello western, un classico di Roy Roger's, realizzata in chambray nero e il giubbotto di pelle nera ispirato a un vecchio capo di archivio dell'azienda toscana. «Il denim nero è un must che non può mancare soprattutto nella versione rockettara» esordisce Edoardo Fassino, ceo del brand PT - Pantaloni Torino di proprietà della società Coverso di Pianezza in provincia di Torino annunciando la rivoluzione del cinquetasche ossia il restyling del progetto denim dell'azienda e il collaudo della PT05. «I responsabili dell'ufficio stile, per rivoluzionare il nostro progetto denim, hanno girato il mondo e soprattutto si sono lasciati affascinare da paesi come la Scandinavia, gli Stati Uniti e il Giappone» dice Fassino spiegando come sia stato importante accostare il nitore del design nordico alla ricerca del fascino vintage. Da qui, una collezione che comprende otto diversi modelli in fit differenti. «Per noi il fit è una sana ossessione e anche nel cinque tasche facciamo in modo che ogni consumatore possa trovare il suo» conclude Fassino assicurando anche la scelta dei migliori denim del mondo. Certo per i patiti del vintage è impossibile resistere alla Levi's® Vintage Clothing, una linea che riproduce i modelli, i tessuti e i dettagli dei tempi passati. Il materiale di partenza per queste collezioni di tributo stagionali, è l'archivio dell'azienda a San Francisco: oltre 20.000 pezzi rari e unici esempi di capi Levi's® che risalgono al 1873. Fra questi, ci sono iconici modelli in black denim. Una tela realizzata con un filato tinto da lavaggi speciali. Non a caso le ricerche del perfetto nero richiedono particolari strategie. Il jeans superblack di Rifle per esempio è in uno speciale tessuto con doppia tintura allo zolfo che permette un nero intenso e, insieme, un effetto vintage. Proposto con diversi lavaggi su modelli slim, tapered e skinny, è una chicca.

Ma il mondo della tela denim è in costante evoluzione per cui a Pitti c'è persino il detox denim della maison Atelier Noterman, un brand di creatività belga, che propone dodici modelli top washing prodotti in modo sostenibile e consapevole con un risparmio dell'80 per cento di acqua e di consumo d'energia. Questo dovrebbe essere d'ora in poi il vero trend della moda.

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