La qualità dei prodotti laziali al centro dellinteresse regionale. E dimostrarlo con un accordo che investe un settore specifico della filiera agricola e produttiva caratteristica del territorio riveste unimportanza strategica. Ieri la Regione Lazio è stata la prima dItalia a chiudere un accordo sul prezzo del latte riconoscendo un aumento che porta il valore a 38 centesimi al litro, alla stalla, più una premialità di 0,05 centesimi per la qualità e la tracciabilità del latte laziale.
«Un risultato straordinario - ha sostenuto soddisfatta la presidente Renata Polverini -. Il Lazioè la prima regione a trovare laccordo, raggiunto con la riapertura del tavolo di trattative con la filiera locale. Ora si punta a migliorare la qualità del prodotto, ad assistere con ladeguata competenza tecnica le aziende del settore agricolo e produttivo ma anche a fare promozione del territorio e della zootecnia laziale». Dopo diversi incontri al tavolo tecnico istituito dalla Regione con lausilio del Comune di Roma infatti, si è raggiunta una mediazione tra allevatori e mondo industriale che ha riconosciuto il lavoro svolto dagli allevatori come fondamentale per assicurare la salute alle imprese e assicurare ai consumatori la qualità del latte bovino. Qualità, identità della produzione e prezzo sono infatti le tre linee guida del tavolo tecnico (partecipanti Assessorato allAgricoltura, Parmalat spa, Centrale del latte di Roma, Centrale del latte di Rieti, Fattoria Latte Sano, Assolatte, Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Cia Lazio) in rappresentanza di industria, organizzazioni di categoria e cooperative. «Questo è un accordo che tutto il mondo agricolo e istituzionale aspettava e che è stato possibile grazie allintervento regionale e di tutti i componenti del tavolo tecnico e interistituzionale - ha aggiunto lassessore allAgricoltura Angela Birindelli-. Il comparto del Latte con le oltre 2000 aziende, 85mila mucche, una produzione conferita allindustria di quasi 4mila tonnellate e di 4500 tonnellate di latte pastorizzato fresco, è fondamentale per il sistema economico regionale». «A fronte dellaccordo - ha precisato lassessore - la Regione si è impegnata a sostenere la filiera con 2,2 milioni di euro di risorse erogabili fin da subito da investire nel settore. Il tavolo rimarrà aperto a nuovi interventi». Soddisfazione per il risultato è stata espressa da Massimo Gargano (Coldiretti Lazio) che reputa laccordo «centrale per individuare nella qualità dei prodotti e nellambiente di produzione il valore aggiunto della competitività». Plauso al risultato del tavolo tecnico è stato espresso dal presidente della commissione Agricoltura, Francesco Battistoni.
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