Dopo il panettone e prima di stappare un bottiglia per brindare al nuovo anno. L’acconto Iva 2022 va versato al più tardi il 27 dicembremediante il canonico F24 utilizzando il codice della posizione del contribuente e indicano, nella sezione Erario, il codice 6013 per chi versa l’Iva mensilmente oppure il codice 6035 per chi la versa ogni tre mesi.
L'acconto Iva è uno degli obblighi erariali del mese di dicembre.
La logica dell’acconto Iva è lineare: per chi versa l’Iva mensilmente, l’importo versato verrà detratto dall’Iva di gennaio 2023, per chi invece liquida l’imposta ogni tre mesi, la somma verrà dedotta dall’Iva annuale.
Per calcolare l’acconto esistono tre metodi diversi, così come illustrato dall’Agenzia delle entrate.
Metodo storico
Prevede un acconto Iva pari all’88% del versamento effettuato relativamente al mese o al trimestre dell’anno precedente. Nello specifico, si applica l’88% sull’imposta a debito che risulta dalla:
- Liquidazione relativa al mese di dicembre dell’anno precedente (per i contribuenti mensili)
- Dichiarazione Iva annuale (per i contribuenti trimestrali ordinari)
- Liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente per i contribuenti trimestrali definiti “speciali”, ossia utility, autotrasportatori, distributori di carburante, eccetera.
Metodo previsionale
Così come spiega il nome stesso, il calcolo dell’acconto Iva è impostato sulla previsione delle operazioni soggette a Iva che verranno svolte fino al 31 dicembre, somma alla quale si applica l’88% da versare al fisco.
Anche in questo caso vive una logica simile a quella del metodo storico, ovvero:
- I contribuenti mensili verseranno l’88% dell’Iva che si prevede di relativamente al mese di dicembre
- I contribuenti trimestrali ordinari verseranno l’88% dell’Iva che prevedono di versare mediante dichiarazione annuale
- I contribuenti trimestrali “speciali” verseranno l’88% dell’Iva prevista per il quarto trimestre.
Metodo analitico
Metodo che considera le operazioni soggette a Iva effettuate fino al 20 dicembre e che prevede un acconto pari al 100% della somma che risulta da una forma di liquidazione che tiene conto delle fatture emesse dal primo al 20 dicembre (per i contribuenti mensili), dal primo ottobre al 20 dicembre (per i contribuenti trimestrali).
Chi è esonerato
Partendo dal fatto che sottostanno all’obbligo di versare l’acconto i contribuenti che liquidano l’Iva mensilmente o
trimestralmente, sono esonerati i soggetti che non dispongono dei dati storici o di quelli previsionali. Tra questi figurano, per esempio:- I contribuenti che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre (se versano l’Iva mensilmente) o entro il 30 settembre (per chi la versa ogni tre mesi)
- Chi ha chiuso il periodo di imposta precedente con un credito di imposta
- I produttori agricoli, così come definiti nell’articolo 34, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 633/9172
- I contribuenti che esercitano attività di spettacolo o giochi (in regime speciale)
- Le associazioni sportive dilettantistiche, quelle senza fini di lucro e quelle pro loco (in regime forfetario).
Gli acconti inferiori ai 103,29 euro non sono sottoposti a obbligo di versamento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.