Lavoro, ecco i mestieri più difficili da trovare

Nove imprese su dieci vorrebbero assumere. Il settore terziario è in crisi per mancanza di lavoratori

Lavoro, ecco i mestieri più difficili da trovare
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A Milano nove imprese su dieci sono in difficoltà nel reperire il personale e il 78% dei datori di lavoro prevede nuove assunzioni ma senza grandi risultati. Rispetto a maggio 2022, dove numericamente parlando le realtà in difficoltà nel trovare lavoratori erano otto su dieci, la situazione è ancora più critica. L’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza fa emergere un quadro complesso in ambito recruiting.

Lo studio

L’analisi pende in considerazione 543 imprese. I settori riguardano la ristorazione (28%), il dettaglio non alimentare (16%), l’ingrosso (7%) e i servizi alle imprese (6%). Il numero di occupati è compreso tra le 2 e le 20 unità e a questa categoria appartengono l’80% delle imprese.

Assunzioni in vista

Lo studio racconta che il 78% delle imprese ha in previsione di effettuare nuove assunzioni. Più nello specifico, i settori maggiormente in cerca riguardano il comparto della ricettività (96%), i servizi della ristorazione (91%), l’artigianato (85%) e l’ingrosso (61%). Le tipologie di contratto più frequenti sono a tempo determinato specialmente per quanto riguarda la ricettività e il dettaglio non alimentare (59%) e gli artigiani e le attività di agenzia e rappresentanza (58%).

Le figure più ricercate

Camerieri e personale di sala (25%) sono le figure più ricercate. Anche cuochi e baristi (19%) risultano particolarmente richiesti, così come i commessi (16%) e gli addetti alle attività amministrative (10%). Tra i meno ricercati troviamo gli addetti alle pulizie, i receptionist e gli addetti all’accoglienza e alla manutenzione dei servizi (7%).

Le difficoltà riscontrate

Prevalentemente la carenza di personale è dovuta alla mancanza di competenze richieste. Inoltre si riscontra anche la necessità di trovare lavoratori flessibili e disponibili a lavorare in giorni e ore specifiche (36%). Spesso alla scelta del rifiuto contribuiscono anche le ambizioni personali dei possibili lavoratori e la retribuzione considerata troppo bassa (9%).

La formazione professionale

Il 44% delle imprese chiede aiuto alle scuole di formazione professionale per trovare le figure di cui hanno bisogno.

Le attività che si sono rivolte prevalentemente agli istituti formativi sono artigiane (61%), di tipo ricettive (56%) e appartenenti al mondo della ristorazione (55%). Monza Brianza è l’area in cui è più sentita questa necessità (57%), mentre a Milano hinterland (46%) e Lodi (43%) le cifre sono leggermente più basse.

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