Concorsi pubblici, ecco le nuove regole e cosa cambia

Nuove e importanti indicazioni sui concorsi pubblici con il regolamento da poco approvato in Consiglio dei ministri: ecco le novità principali e la comunicazione dell'Agenzia delle Entrate

Concorsi pubblici, ecco le nuove regole e cosa cambia
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Importanti novità sullo snellimento dei concorsi pubblici stabilito dal Consiglio dei Ministri che lo ha approvato nella giornata del 7 giugno: tra le più significative è stato fissato in sei mesi il termine ultimo dall'inizio della procedura e scompaiono le prove orali fino al 2026 per tutte quelle posizioni lavorative non considerate "apicali".

Le parole del ministro

Su proposta del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato approvato in via definitiva un regolamento che modifica il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, numero 487, che regola l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e come debbano svolgersi i concorsi: la nuova disciplina viene inserita tra gli interventi del Pnrr per semplificare e rendere digitali le procedure amministrative. "Con il provvedimento - ha affermato il ministro Zangrillo - tracciamo la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza. Un intervento che ci permette di affrontare le oltre 170 mila assunzioni previste per il 2023 con maggiore forza, fiducia e consapevolezza di aver messo a sistema un meccanismo innovativo e all'avanguardia. La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati, una garanzia per le amministrazioni".

Tra le novità vediamo che la pubblicazione dei bandi dovrà avvenire sia sul sito web della inPA (Portale di Reclutamento) ma anche sul sito istituzionale dell'ente che bandisce il concorso. Molta attenzione è stata prestata alla rappresentatività di genere, si vuole eliminare ogni forma di discriminazione; inoltre, saranno tutelate anche le donne in gravidanza o allattamento. "Mettiamo a terra importanti passi sulla digitalizzazione dei nostri processi per una pubblica amministrazione attrattiva ed efficiente", ha concluso Zangrillo.

La fotografia attuale

Insomma, il 2023 dei concorsi pubblici si annuncia florido come non mai ma, fino a questo momento, diversi fattori hanno contribuito a una riduzione del numero dei candidati che hanno rinunciato provato anche dal caro affitti. L'indagine che ha realizzato Fpa, società del Gruppo Digital360, ha messo in luce il calo medio di 40 candidati a bando contro i 200 dei due anni precedenti, molto meno della metà. E poi, due vincitori su dieci hanno successivamente detto di no al posto di lavoro con la metà di rinunce per i posti a tempo determinato.

Intanto, una buona notizia è arrivata dall'Agenzia delle Entrate che ricerca circa 4.

500 nuovi funzionari nell'arco del 2023 con i bandi di prossima pubblicazione sulla base del Piano triennale dei fabbisogni di personale: i profili ricercati sono quelli di funzionario per l'attività tributaria e funzionario per servizi di pubblicità immobiliare. Per poter aver accesso a entrambi i concorsi sarà necessario almeno un diploma di laurea triennale in Giurisprudenza, in Economia o in Scienze Politiche.

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