
Il mercato del lavoro italiano registra un nuovo traguardo: a febbraio 2025 il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, il valore più basso dal lontano aprile 2007, quando si attestava al 5,8%. Lo confermano i dati diffusi oggi dall’Istat, che evidenziano una diminuzione di 79mila disoccupati su base mensile e di 342mila rispetto a febbraio 2024. Il numero totale di persone in cerca di lavoro scende così a 1 milione 517mila.
Disoccupazione giovanile ai minimi storici
Un segnale particolarmente positivo arriva dal tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), che scende al 16,9% (-1,4 punti), il livello più basso dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004. Questo dato indica che, pur restando alta, la difficoltà di accesso al mondo del lavoro per i più giovani sta progressivamente diminuendo.
Cresce l’occupazione: +567mila posti in un anno
A trainare il miglioramento del mercato del lavoro è la crescita dell’occupazione. A febbraio il numero totale degli occupati ha raggiunto 24 milioni 332mila persone, con un aumento di 567mila unità rispetto a un anno fa e 199mila in più rispetto al trimestre precedente.
Nel dettaglio:
Gli autonomi sono cresciuti di 141mila unità su base annua, raggiungendo quota 5,17 milioni.
I dipendenti permanenti sono aumentati di 538mila, arrivando a 16,45 milioni.
I dipendenti a termine, invece, sono diminuiti di 112mila, scendendo a 2,71 milioni.
Questo trend suggerisce una maggiore stabilizzazione del mercato del lavoro, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato a scapito di quelli temporanei.
Inattività in leggero aumento
Parallelamente alla diminuzione della disoccupazione, si registra un lieve incremento del tasso di inattività, che sale al 32,9% (+0,1 punti), con un aumento di 33mila unità. Questo fenomeno riguarda soprattutto gli uomini e la fascia d’età 25-34 anni, mentre per le altre categorie l’andamento resta stabile o in calo.
Un mercato del lavoro in ripresa
I dati dell’Istat confermano un trend positivo per il mercato del lavoro italiano, che continua a crescere nonostante le incertezze economiche.
Il calo della disoccupazione, la stabilizzazione dei contratti e la diminuzione della disoccupazione giovanile sono segnali incoraggianti che potrebbero preludere a un’ulteriore fase di consolidamento. Tuttavia, resta da monitorare l’aumento del tasso di inattività e le dinamiche settoriali che influenzano la qualità dell’occupazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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