Botte da orbi tra leghisti e finiani. A distanza, ovviamente. Mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini spara a palle incatenate contro il Senatur durante la festa futurista di Novedrate, i lumbard replicano duramente al termine della traversata del Po: "Fini chi? Quello dei salumi?". Un vero e proprio scambio di complimenti e di accuse. Con i finiani che cercano, inutilmente, di strappare qualche consenso ai leghisti, ma finisco col fare le solite sparate anti governative che sembrano nascondere ruggini vecchie di diversi anni.
Il primo ad alzare i toni è proprio Fini che stigmatizza le esternazioni di ieri di Bossi sulle aspirazioni secessioniste della Lega. "Queste parole, lo voglio dire con chiarezza - tuona in mattinata il presidente della Camera - non offendono solo gli italiani dal Po in giù ma gli italiani tutti". Parla di "carnevalate padane" e spiega che "la nostra Italia è in un momento in cui deve saper ritrovare il senso di essere una nazione". E' questa la ragione per cui, a detta del leader futurista, è "estremamente grave" che, "da parte di chi ha responsabilità di governo o forti responsabilità politiche, siano sempre più flebili le proteste nell'ambito del centrodestra, ogni qual volta da parte della Lega c'è una violenta polemica nei confronti dell'unità nazionale". "O peggio ancora, dopo le parole di Bossi di ieri, con una palese invocazione alla secessione - conclude Fini - che tacciano, come se si trattasse di sciocchezze, come se fosse il caso di non prendere sul serio queste parole". Pochi applausi tra i pochi presenti alla festa di Novedrate. E lo scontro può avere inizio. Perché i lumbard non stanno certo zitti. Anzi. Attaccano che è un piacere. Così, il leghista Gianni Fava fa subito scudo: "Il tema Padania e le battaglie che porta avanti la Lega Nord trovano spazio, come è normale che sia, nelle pagine di politica dei quotidiani. Fli, invece, trova spazio solo in quelle di gossip per via delle esuberanze sentimentali del suo esponente più rappresentativo, Italo Bocchino. Siamo sicuri che le carnevalate non siano loro a farle?".
Non tutti i leghisti, però, vogliono farsi trascinare nella polemica con i finiani. D'altra parte non ce n'è bisogno. Lo sa bene il ministro per la Semplificazione del programma, Roberto Calderoli, che si lascia scappare pure una battuta: "Fini chi? Ricordo i salumi Fini e anche qualche autogrill...".
Purtroppo, il futurista Carmelo Briguglio non deve aver troppo senso dell'umorismo dal momento che a stretto giro replica: "Le battute di Calderoli contro Fini non ce la fanno a coprire il segreto di Pulcinella: Bossi è da tempo nelle mani di Berlusconi e tutti a cominciare dai dirigenti leghisti sanno che è cosi e perché. Una reazione e una secessione nel Carroccio è l’unico modo per liberare il partito da Berlusconi che è il proprietario non più occulto della Lega".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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