Lello Liguori sbarca in Sardegna con un Covo stile Santa Margherita

Torna alla ribalta il «re del divertimento» Lello Liguori. Era scomparso dalle scene genovesi, dalle nostre coste dove per anni aveva dominato con i più grandi spettacoli musicali, i più acclamati protagonisti di cinema, teatro, canzone. Aveva creato uno dei locali più à la page d’Italia, il «Covo» di Santa Margherita.
Una storia lunga, piena di racconti da favola, piena anche di mille vertenze, piena soprattutto di tanta voglia di divertirsi. Oggi Lello Liguori «riappare», se così si può dire, per ricreare un altro «Covo». Ma non sulla costa levantina, bensì in Sardegna su quelle coste dove l’estate esplode sempre più arroventata.
Lello Liguori dove accadrà questa riapertura?
«Ho rilevato un angolo di paradiso, appena a sud di Olbia, Porto Ceraso. Una struttura straordinaria, ristorante, discoteca, villette, residence, insomma uno scenario di pura vacanza».
Inaugurazione?
«Alla vigilia di Pasqua, il 22 aprile».
Grandi nomi? Ritornerà il «Covo» di Santa?
«I proprietari del villaggio vorrebbero appunto chiamarlo “Covo Porto Ceraso”. Mi pare una bella idea».
Ma Lello Liguori era scomparso...
«No, ero volato in Venezuela, a Los Roques. Qualche bella iniziativa turistica. Ma sono spesso rientrato in Italia».
Cartellone d’estate esplosivo?
«Come sempre il vecchio Sanavio mi porterà nomi importanti. Intanto avrò Smaila e il suo gruppo. Ha lasciato Poltu Quatu, per venire da me. Poi il cartellone si aprirà a protagonisti assoluti».
Lello Liguori oggi ha 76 anni, una vita la sua bella, ma sempre tormentata. Non ha mai abbandonato la sua grande voglia di far divertire. Gli anni del «Covo» sono rimasti nella storia delle estati italiane.
Lello porterà con sé il suo staff tradizionale, dall’architetto Aimo, alla bellissima Stefania, voce roca sempre affascinante, i suoi fedeli operatori turistici che sanno come accogliere.

«Così - dice Liguori - anche il Sud della Sardegna avrà il suo scenario fra mondanità e gossip».
Insomma una specie di sfida verso i grandi operatori del Nord, quelli di Porto Cervo (leggi Briatore) o di Porto Rotondo. «Porto Ceraso - sorride Lello - diventerà una “Santa” degli anni Settanta». C’è da crederci.

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