Un braccio di ferro che si ripete. La Moratti apre a Fli. Nella sala semi-affollata dai difensori del voto del Pdl «pronti a ogni evenienza», anche alle elezioni anticipate, il sindaco accolto ieri mattina da una standing ovation ribadisce che in questo momento «sinceramente non ho ancora affrontato il dibattito su liste civiche e alleanze politiche, mi concentro sul lavoro e sul bilancio 2011». Ma l’approvazione rapida o lo stallo in aula si incrociano, volente o no, con la situazione politica a Palazzo Marino. Se l’ok alla finanziaria comunale che approda oggi in aula arriverà entro il 15 gennaio, obiettivo fissato dall’assessore al Bilancio Giacomo Beretta, dipende anche dal braccio di ferro sugli emendamenti. Dell’opposizione, ma pure dei finiani che sono pronti a trattare se ci sarà un tavolo allargato con Pdl e Lega. «Ed è giusto che chiedano un coinvolgimento come tutte le forze politiche che compongono la maggioranza» afferma Letizia Moratti. «Finché non dicono il contrario, e questo semmai va chiesto a loro, per me sono in maggioranza e devono essere coinvolti esattamente come l’Udc». Nella stessa sala di corso Venezia, il ministro e coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, con la sciarpa nerazzurra al collo per festeggiare la Coppa del mondo all’Inter, per il momento non lascia spiragli a trattative con i futuristi: «Ci metto la mano sul fuoco, a Milano non arriveranno all’1%» premette. E tanto vale corteggiarli per le Comunali e farli sedere ai tavoli di maggioranza, «non capisco la fregola del Fli milanese che vuole subito contrattare un’entrata, contrasta la fregola di allontanarsi a livello nazionale. Quando sarà il momento esamineremo liste e alleanze, non abbiamo ancora parlato neanche con i Pensionati per dire». Per dire: con i partiti minori. Ma sarà tema di discussione oggi alle 12 al vertice tra sindaco e colonnelli del Pdl, si parlerà del bilancio, delle richieste della Lega di tagliare fondi agli immigrati. E della campagna elettorale, «il programma partirà dal basso» ha ribadito ieri la Moratti ai presidenti delle zone a margine del convegno, «presentatemi le vostre proposte».
Dopo la chiusura di Bossi all’Udc, La Russa precisa che «non sempre realtà locali e nazionali si equivalgono» comunque evolva il quadro nazionale «a Milano l’Udc è in giunta con noi e la Lega e non ci sono rapporti da recuperare perché non si sono mai rovinati». Ma le parole del leader della Lega spingono al voto anticipato e il coordinatore regionale del Pdl Guido Podestà dal palco scalda i difensori del voto (la Moratti lo battezza «esercito della libertà»): «Non dobbiamo pensare di andare a elezioni, ma essere pronti a farlo, un governicchio non è pensabile e se si andrà al voto, avremo un grande successo perché a noi piace vincere». E vincere sarà facile per il vicesindaco Riccardo De Corato, «perché in questi 5 anni abbiamo fatto tanto e dall’altra parte c’è il nulla: il candidato Pisapia rappresenta una fascia marginale dell’elettorato di centrosinistra.
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