Da romanzo alla graphic novel: il (grande) ritorno di Houellebecq

La Nave di Teseo riporta in libreria con La carta e il territorio in versione illustrata. Lo scrittore francese ha seguito direttamente la realizzazione dell'opera insieme all’architetto e amico Louis Paillard

Da romanzo alla graphic novel: il (grande) ritorno di Houellebecq

Nel 2010 Michel Houellebecq ha vinto il premio Goncourt con il romanzo La carta e il territorio. La scorsa estate, La Nave di Teseo lo ha riportato in libreria con una nuova edizione (qui la recensione approfondita). Adesso lo stesso libro, nel quale si evidenzia l'importanza del legame tra uomo e territorio, viene riproposto in una versione del tutto inedita.

Il "ritorno" di Houellebecq

Parlare di ritorno è riduttivo, visto che l'ultimo volume di Houellebecq, Annientare (La Nave di Teseo, 2022), è ancora recentissimo. Eppure, a pochi giorni dal Natale, lo scrittore francese sbarca in libreria con La carta e il territorio in un'imperdibile versione illustrata curata dallo stesso autore. Si tratta, in sostanza, dell'accurata trasposizione del testo originale nelle vesti di una graphic novel, in un processo che ha visto Houellebecq seguire direttamente, e passo dopo passo, la realizzazione dell'opera insieme all’architetto e artista Louis Paillard.

I temi del romanzo sono molteplici, e spaziano dall'arte al denaro, dall'amore al rapporto del protagonista, Jed Martin, con il padre, senza dimenticare la morte e il lavoro. Lo stile classico della trama, ma al tempo stesso contemporaneo, consente a Houellebecq di ritrarre la condizione umana. La scrittura dell'autore assume tuttavia una nuova dimensione grazie alle tavole di Paillard, abile nell'alternare tavole in bianco e nero con altre avvolte in colori sgargianti. Il testo si trasforma quindi in una parte integrante del disegno, consentendo al lettore di seguire tanto intellettualmente quanto visivamente lo scorrere degli eventi.

La carta e il territorio - Versione illustrata

Un racconto a fumetti

Per chi non avesse letto il romanzo, il protagonista principale è il citato Jed Martin. Se Martin dovesse raccontare la sua storia probabilmente parlerebbe della rottura della propria caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo padre, architetto noto e stimato, con cui era solito trascorrere solo la vigilia di Natale. Ricorderebbe Olga, una russa molto carina incontrata all’inizio della sua carriera, in occasione di una mostra delle sue fotografie delle carte stradali della Michelin.

Tutto questo avveniva però prima che arrivasse il successo mondiale con la serie delle opere dedicate ai “mestieri”, ritratti di personalità di diversi ambienti (tra cui lo stesso Houellebecq), colte nell’esercizio della loro professione. Ma il vero colpo di genio di Jed arriva quando l'artista si decide a recuperare le mappe stradali e trasformarle in opere d'arte. L'idea, per la precisione, arriva dopo aver fotografato fino allo sfinimento migliaia di oggetti d'acciaio di grande precisione. Ebbene, le trovate di Jed Martin sono adesso arricchite da fumetti minuziosi.

Il cammino artistico di Jed assume una svolta proprio quando si trova tra le mani le suddette guide Michelin e inizia a fotografarle, una dopo l'altra, fermando su pellicola le strade che segnano la Francia,

che ne collegano città, laghi e montagne. Houellebeq, intanto, nel romanzo interpreta se stesso, scrittore ormai "distaccato" dalla vita e in cerca di un angolo di felicità nella nebbia della solitudine.

La carta e il territorio

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