L'evoluzione di "Muschio Selvaggio" verso il "radio talk"

Al di là di ciò che si sono detti Tomaso Montanari e Stefano Bandecchi è importante notare come si sia evoluto il Muschio Selvaggio

L'evoluzione di "Muschio Selvaggio" verso il "radio talk"
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Al di là di ciò che si sono detti Tomaso Montanari e Stefano Bandecchi (il podcast sarà online oggi 13 novembre alle 12) è importante notare come si sia evoluto il Muschio Selvaggio che Fedez ha lanciato nel 2020 con Luis Sal (che ha lasciato nella primavera 2023) e che ora conduce con Davide Marra (foto). Il «format» è sostanzialmente un incontro/intervista con gli ospiti. Muschio Selvaggio è partito come sempre accade ai progetti senza contorni ben precisi, ossia legato molto all'improvvisazione e per tantissime puntate (nella prima c'erano Bello Figo e la nonna di Fedez, nella sesta Vittorio Feltri e così via) ha rasentato l'attualità molto pop, incontrando Fiorello o Iginio Massari, Balotelli e Morgan, Javier Zanetti e Fabio Fazio.

La puntata di oggi ha un profilo diverso ed è forse un segnale di cambiamento, magari non nell'«altezza» dei contenuti ma nella loro trasversalità. Difatti Montanari è il contestatissimo (spesso a ragione) rettore dell'Università per stranieri di Pisa. Stefano Bandecchi è il sindaco di Terni diventato popolare anche per posizioni e atteggiamenti, diciamo così, molto veraci. Entrambi rappresentano uno spaccato molto largo dei cosiddetti estremismi e il loro incontro è molto interessante.

La nota stampa riporta che si sono confrontati sull'immigrazione, sulla differenza tra università pubblica e privata (Bandecchi ha fondato l'università Niccolò Cusano) passando poi attraverso Putin e la guerra Israele e Palestina. Temi complessi, senza dubbio divisivi che starebbero bene in un talk di seconda serata. A conferma che nulla si distrugge ma molto si rigenera.

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