Nonostante la recessione prevista nei prossimi due anni (con il pil che scenderà di almeno 2 punti percentuali nel 2012), il Fondo monetario internazionale promuove le misure anticrisi messe in atto dal governo italiano. Grazie al pacchetto approvato a dicembre, infatti, "aumenterà per l’1,25% del pil il processo di risanamento di bilancio previsto per il 2012-2014, abbastanza per raggiungere il pareggio di bilancio il prossimo anno, in termini corretti per il ciclo". Plauso anche per la riforma delle pensioni, grazie alla quale l’Italia nei prossimi vent’anni registrerà la miglior correzione di spesa tra i Paesi avanzati: -1,75% del pil
In generale l'Fmi è fiduciosa sulla ripresa dell'Eurozona, perché i governi nazionali hanno adottato "importanti passi per migliorare la stabilità macro-finanziaria. Dopo i cambi ai governi, l’Italia e la Spagna hanno annunciato misure per ridurre il deficit strutturale, migliorare il rapporto debito-pil nel medio termine e affrontare le rigidtà strutturali per migliorare le prospettive di crescita".
Se dal punto di vista interno, insomma, l'Italia "ha fatto i compiti a casa", ora serve un aiuto da parte dell'Europa. Ne è convinto il direttpre del Dipartimento degli affari di bilancio del Fmi, Carlo Cottarelli secondo cui il Paese "ha tre cose che deve fare. La prima è l’aggiustamento di bilancio, che già sta facendo a giusta velocità, con l’avanzo primario che migliorerà di oltre il 3 punti percentuali del pil quest’anno e questo è un aggiustamento grande ma necessario. La seconda cosa sono le riforme strutturali, che l’Italia sta facendo, come mostrano le misure di liberalizzazione proposte dal premier Mario Monti. La terza cosa cosa va la di là di quello che Italia può fare da sola, ed è la necessità di un firewall dell’Europa più grande".
Poi Cottarelli, intervistato da SkyTg24 precisa di non aver mai detto che "l'Italia non può farcela da sola", ma di aver solo sottolineato come oltre al lavoro sul risanamento del bilancio e alle riforme strutturali su cui il governo deve lavorare, serve anche affrontare il problema a livello europeo.
Intanto dopo aver toccato i 399 punti basi, record al ribasso da inizio dicembre, lo spread tra i Bund tedeschi e i Btp è tornato a salire. Il differenziale di rendimento tra i due titoli sale oggi a 417,5 punti base dai 413,5 di ieri.
Nel corso della seduta la forbice tra i Btp e i Bund si era ristretta a 399 punti, toccando i minimi da dicembre, prima di riallargarsi di nuovo oltre i 400 punti durante la giornata. Il tasso sul decennale italiano si attesta ora al 6,17%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.