La morte di Gheddafi destò scalpore, sia per le modalità con cui il raìs fu ucciso (dopo essere stato seviziato) sia per le immagini - che fecero il giro del mondo - in cui si vedeva il colonnello con il volto insanguinato, in mano ai ribelli che lo avevano catturato vicino a Sirte, sua città natale (guarda il video). Ora si torna a parlare di Gheddafi perché la sua camicia insanguinata, quella che indossava prima di morire, è stata messa all'asta a un prezzo di due milioni di dollari.
La macabra iniziativa è di un cittadino libico, Ahmed Warfali, che ha messo all’asta il "cimelio" assieme a un altro pezzo forte, la fede nuziale dell’ex rais. Non si sa come l’uomo sia venuto in possesso dei due oggetti. La vendita, di cui parla il giornale britannico Daily Mail, ha suscitato un coro di critiche. Molti hanno chiesto che i "trofei di guerra" (ma sono davvero tali?) siano devoluti al popolo libico.
Warfali però vuole andare avanti a tutti i costi e sostiene che potrebbe guadagnare anche di più se la macabra asta si svolgesse in Europa. Nella foto scattata subito dopo l’uccisione Gheddafi indossa una camicia beige, macchiata del sangue, che gli cola dal volto sofferente. In primo piano, si vede chiaramente un grosso anello all’anulare sinistro: la fede nuziale che l’ex rais si scambiò con la moglie Safia il giorno delle nozze, nel 1970. "L’anello non appartiene a Gheddafi.
È danaro dei libici e quest’uomo non dovrebbe venderlo", ha scritto un utente di Facebook su una pagina dedicata ai residenti della città di Zintan, dove è recluso il figlio del Colonnello, l’ex delfino Saif al-Islam. "Possiamo vendere Saif per 20 milioni di dollari, se non vogliamo dar via l’anello", gli ha risposto un altro. Comunque la si pensi su questa vicenda il nome di Gheddafi continua a far discutere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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