«La vera abilità consiste nel vincere chi si può battere facilmente». E ancora: «Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo». Nella libreria di Gian Piero Gasperini c'è un volumetto che più di altri ha fatto storia, la sua storia. È vecchio di 2.300 anni, arriva dalla Cina e porta la firma di Sun Tzu. È «L'arte della Guerra» e a quanto pare ha lasciato il segno nel tecnico di Grugliasco. Lo ha ammesso lo stesso allenatore. Quel saggio che nei secoli ha ampiamente influenzato la filosofia orientale il «Gasp» l'ha scoperto ai tempi di Crotone grazie ad un preparatore atletico ed evidentemente a qualcosa è servito se sono arrivate una promozione in serie B con i calabresi ed una in serie A con il Grifone. Oltre 200 pagine che toccano tutti gli aspetti del conflitto persino come vincerlo senza usare armi. Significativo il passaggio sulla gestione del gruppo: «Se le truppe vengono punite prima di essersi affezionate al loro comandante, non saranno disposte a eseguire i suoi ordini. E in questo caso sarà difficile utilizzarle». Ma ad un certo punto c'è anche un principio contrario al credo gasperiniano: «Se ti difendi sei più forte. Se attacchi sei più debole». È nella parte finale del libro, forse lì Gasperini deve ancora arrivarci, o forse non ci arriverà mai e visti i risultati è meglio così.
Intanto continua il suo lavoro a Pegli in vista dell'anticipo di sabato con la Roma frastornata dalla sconfitta dell'Olimpico con il Manchester United. «La Roma? Se avesse vinto, sarebbe stato meglio - ha dichiarato Juric - Ha un buon calendario e può vincere lo scudetto. All'andata non fu una gara spettacolare, pur essendo due squadre, accreditate per la qualità del gioco. Con valori di organico differenti, ma una mentalità simile sotto certi aspetti. Il Genoa? Deve provare a vincere».
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