Grammy Awards 2018, una rosa bianca come accessorio

Il red carpet della 60esima edizione della manifestazione che premia i più grandi della musica mondiale, si tinge di bianco contro le molestie

Grammy Awards 2018, una rosa bianca come accessorio

Le celebrities presenti ai Grammy Awards 2018, che si sono tenuti ieri al Madison Square Garden di New York, proseguono sulla strada già tracciata dalle star della televisione e del cinema agli ultimi Golden Globes, in occasione dei quali hanno unanimemente scelto di indossare abiti total black, dichiarando con questo gesto il loro sostegno alla causa di #TimesUp e #MeeToo, movimenti nati a seguito dello scandalo Weinstein, contro ogni forma di molestia sessuale sul lavoro. Allo stesso modo le Regine e i Re della musica hanno voluto mobilitarsi e far sentire la loro voce, scegliendo di indossare come accessorio da portare in mano, appuntata sull'abito o sul revers della giacca, intrecciata tra i capelli, una rosa bianca, simbolo di speranza e resistenza.

"Scegliamo la rosa bianca perché storicamente è sinonimo di speranza, pace, simpatia e resistenza. Il mondo ascolta, indossa una rosa bianca", si legge sulla lettera scritta dall'organizzazione Voices in Entertainment per spiegare i motivi del gesto. Sarà forse la nobile causa di questa pacifica protesta che ha spinto i personaggi del mondo della musica presenti ai Grammy ad abbandonare ogni forma di esibizionismo ad ogni costo, mettere da parte in sensazionalismo, e optare per abiti raffinati ed eleganti. Questo non significa che sul tappeto rosso di ieri sera non ci siano stati spacchi e scollature. Significa che molte della artiste presenti, anche quelle maggiormente votate allo scandalo, hanno preferito mettersi da parte e non divenire, con un look esagerato, esclusivo oggetto di interesse mediatico, per non offuscare l'importanza del messaggio sociale. Proprio per questo motivo anche una regina dell'eccesso come Lady Gaga, ha stupito tutti sfoggiando una tuta in pizzo nero ricamato, quasi trasparente, indossata sotto ad una maxi gonna con spacco e lungo strascico.

Sempre per lo stesso motivo, Miley Cyrus ha optato per una tuta in velluto nero e un secondo abito dai volumi ampi, con un mood quasi principesco. Una vera creazione di haute couture, perfetta per calcare il red carpet di una manifestazione di questo calibro. Non hanno cercato lo scandalo nemmeno Rita Ora, con un abito nero impreziosito da dettaglio sulla spalla e scollo a cuore, né Pink, che ha optato per un vestito strapless completamente fatto di piume colorate, stretto in vita, a cui ha appuntato la rosa bianca, né ancora, ha cercato lo scandalo Kesha, che non solo ha optato per la semplicità di un tailleur blu con camicia bianca come la rosa simbolo della kermesse, ma ha anche intonato sul palco il suo singolo "Praying", una vera preghiera per tutte le donne vittime di molestie e violenza.

Tra i tanti abiti straordinari – uno fra tutti, quello di Lana Del Rey, dalla silhouette morbidissima che accompagna le forme del corpo, tempestato da applicazioni di stelle color argento, le stesse della corona che porta in testa -, sfogliando la gallery fotografica, pare evidente che molte delle artiste presenti hanno lasciato a casa l'abito da sera e scelto di sfoggiare i pantaloni, a dimostrazione che si può essere eleganti e femminili anche vestendo un tailleur giacca-pantalone o una jumpsuit: scelta vincente quella di Anan Kendrick, per esempio, che ha optato per un completo in tessuto Principe di Galles, stampa molto di tendenza quest'inverno, con macro bottoni dorati, giacca avvitata e pantaloni con pinces dal fit rilassato.

Chi, a nostro avviso, merita una stroncatura netta è Joy Villa che per perorare la sua causa contro l’aborto, ha scelto di vestire un abito bianco, sul quale troneggia un feto all’interno di un sacco amniotico color arcobaleno, abbinato

ad una micro borsa sulla quale è stampata la scritta Choose Life (Scegli la vita). Siamo certi che la cantante americana avrebbe potuto trovare modi migliori, e certamente più di buon gusto, per divulgare il proprio credo.

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