I giovani preferiscono la famiglia al sesso

Un sondaggio inglese ha evidenziato come oggi i giovani preferiscano passare più tempo in famiglia anziché fare sesso: le nuove generazioni gradiscono maggiormente le relazioni online

I giovani preferiscono la famiglia al sesso

Secondo un sondaggio inglese, i giovani d'oggi non vedono più il sesso come pensiero primario: preferiscono trascorrere il tempo a disposizione in famiglia, privilegiando relazioni romantiche online. La conclusione è giunta da una survey condotta su un campione di 1.000 ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Dai dati raccolti, emerge che i due terzi degli intervistati non ha mai avuto un rapporto sessuale e il 24% ha anche precisato di non aver mai bevuto alcolici. Secondo il rapporto BPAS - il servizio di consulenza per la gravidanza in Gran Bretagna - questa generazione sembra essere quindi più giudiziosa della precedente, più concentrata sull'istruzione e sulla carriera futura, nonché attenta a evitare gravidanze indesiderate.

Oltre l'80% ha dichiarato di aver conseguito buoni risultati nello studio e di aver avuto successo nella carriera prescelta. E molti hanno detto che, tra gli impegni lavorativi e di studio, non è semplice avere ulteriore spazio per vedere i propri amici. Ma l'altro dato che emerge dal sondaggio è come gli adolescenti trascorrano in media quasi cinque ore al giorno online, sempre per motivi di studio o lavoro. Ciò facilita anche il rapporto virtuale con gli stessi amici, perché è più veloce: infatti, meno di un quarto degli intervistati dichiara di aver chiacchierato faccia a faccia con i propri amici con la stessa frequenza con la quale ha parlato online. Inoltre, ben il 70% sostiene ver parlato con gli amici virtuali quattro volte o più alla settimana. Secondo i ricercatori, i giovani che socializzano regolarmente di persona con gli amici o con il partner hanno più probabilità di essere sessualmente attivi.

Il sondaggio ha evidenziato come anche gli atteggiamenti siano cambiati: quattro giovani su cinque vedono negativamente la possibilità di diventare genitore adolescente, mentre le ragazze temono di non ricevere supporto dalla famiglia o dallo Stato in caso dovessero rimanere incinte. In merito a questo, la maggior parte degli intervistati sostiene di aver fatto largo ricorso ai contraccettivi, anche se il 14% ha risposto mai o raramente. Sull'argomento è intervenuta Katherine O'Brien, responsabile della ricerca politica di BPAS, che ha detto: "La nostra ricerca rivela che si tratta di una generazione focalizzata sulla propria istruzione, consapevole delle sfide economiche ma determinata ad avere successo a prescindere: molti godono del tempo con le loro famiglie tanto quanto con i partner e gli amici. Sembrano dare un valore significativo alla responsabilità e alla maturità, in particolare quando si parla di consumo di alcol e sesso. Riteniamo che i giovani stessi stiano facendo scelte diverse riguardo al modo in cui vivono le loro vite."

C'è chi, come il presidente del Royal College of Obstetricians and Gynecologists, il professor Lesley Regan, nonostante i dati confortanti estrapolati dal sondaggio, pone l'attenzione su alcuni punti non proprio edificanti. L'esperto ha definito deludente il fatto che una porzione rilevante di questa generazione non stia ricevendo un'adeguata educazione sessuale.

Inoltre, i tagli alla sanità pubblica locale stanno rendendo difficile per alcuni giovani l'accesso ai servizi contraccettivi. Per questo motivo, Regan ha esortato il governo a garantire che siano soddisfatti con urgenza i bisogni delle nuove generazioni.

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