Inghilterra batte Italia uno a zero. Terreno del match è stato il congresso della società europea di cardiologia dove il professor Nicolas Danchin dell'università Descartes di Parigi ha presentato uno studio comparativo tra tè e caffè. La bevanda nazionale inglese batte quella italiana prima di tutto sulla salute.
Il tè grazie agli antiossidanti riduce del 24% la mortalità dovuta a cause non vascolari. Non solo: lo studio, che per tre anni e mezzo ha monitorato le abitudini di oltre 130mila persone tra i 18 e i 95 anni, conferma la tendenza dei bevitori di caffè a condurre uno stile di vita meno salutare. Il 57% dei "caffeinomani" tendono ad accompagnare la tazzina alla sigaretta aumentando enormemente il rischio di malattie cardiocircolatorie. Diametralmente all'opposto i bevitori di tè che si rivelano non fumatori e molto più propensi a svolgere attività fisica.
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