L'impresentabile successo del peggio del cinema

Due giorni prima degli Oscar verranno assegnati i "Razzie Awards". In lizza Todd Phillips e Coppola

L'impresentabile successo del peggio del cinema

Dal 1981, poco prima della Notte degli Oscar si tiene a Los Angeles un'altra cerimonia molto attesa dagli spettatori e altrettanto temuta dal mondo del cinema: la consegna dei «Razzie Awards» ai peggiori attori, peggiori registi e peggiori film della stagione precedente. Per fare qualche esempio, Sylvester Stallone è l'attore più premiato in assoluto, con 31 candidature e 10 premi, tra cui quello di «Peggiore attore del XX secolo», seguito a ruota da Madonna, designata con 8 premi e la qualifica di «Peggiore attrice del XX secolo». L'1 marzo ci sarà l'edizione 2025, e tra le candidature troviamo entrambi i protagonisti di Joker: Folie à Deux di Todd Phillips e dell'ultimo film di Coppola, Megalopolis, attori e pellicole che, «Razzie» a parte, rimarranno nella storia della settima arte.

Sotto il circuito mainstream esiste però un'altra dimensione del cinema, quella dei cosiddetti B-movie, un tempo degnamente rappresentati da film di genere come i poliziotteschi, i peplum e gli spaghetti-western, oggi sostituiti da horror/splatter a basso costo. Ne sono un esempio l'interminabile ciclo di Sharknado, dove terribili branchi di squali assassini vengono proiettati da un tornado sulle inermi popolazioni della Florida, oppure le produzioni della Troma Entertainment, che da più di mezzo secolo sforna capolavori assoluti del kitsch come la serie The Toxic Avenger, un ragazzo caduto in un barile di rifiuti tossici diventato un mostruoso super-eroe armato di spazzolone, e titoli come Redneck Zombies e Surf Nazi Must Die!, considerati capolavori assoluti dagli appassionati.

Ancora più in basso esiste, incredibilmente, un'altra categoria di film, talmente brutti da diventare bellissimi, e a questi capolavori al contrario è dedicato il divertente saggio Film brutti (Mimesis, pagg. 146, euro 15) di Andrea Carobbio, che ha esaminato una dozzina di pellicole così mal riuscite da rasentare la genialità e suscitare quindi l'interesse di un pubblico affascinato dall'incapacità del regista, dall'inconsistenza della trama, dalla sciatteria della recitazione e dall'inossidabile presunzione degli sceneggiatori. Tra le perle raccolte nel libro troviamo Alien 2- Sulla Terra, improbabile sequel di Alien realizzato da Ciro Ippolito, vincitore di un'epica battaglia legale con la 20th Century Fox, produttrice del vero Alien, incredibilmente uscita perdente opposta al regista partenopeo, che ha così potuto tenere nel titolo il riferimento al capolavoro di Ridley Scott anche se il suo film è stato realizzato con della volgarissima trippa comprata dal macellaio. Ancora più brutti sono i volatili protagonisti di una famigerata scopiazzatura del capolavoro di Hitchcock firmata da James Nguyen: Birdemic, Shock and Terror, dove i rapaci sono disegnati a matita sulla pellicola e vengono sconfitti dai sopravvissuti, armati di appendini. Seguono i ridicoli e truculenti super-eroi turchi di 3 Dev Adam, con uno Spider Man cattivo contro una specie di Capitan America in pigiama, e tanti altri titoli pressoché ignoti al grande pubblico ma devotamente apprezzati da legioni di spettatori che ne imparano a memoria gli sconclusionati dialoghi, recitati in celebrate visioni di gruppo.

Quasi tutti presenti in Rete, i Film brutti hanno dunque linee tematiche comuni: oltre alla pessima regia e alla recitazione inconsistente troviamo una assoluta incapacità nel proporre effetti speciali e trucchi dotati della pur minima credibilità. Ne La camorra contro il lupo mannaro, il licantropo somiglia allo scimmione del Crodino che ha sul corpo dei mocio bagnati al posto dei peli, i dinosauri di Carnosaur sono palesemente dei modellini Made in Vietnam e le battaglie di Megaforce sembrano i fuochi d'artificio del Capodanno cinese, mentre il temibile Samurai Cop indossa con la massima naturalezza una parrucca di carnevale come se fosse il parrucchino di Cesare Ragazzi.

Accanto ai brutti film, esistono però anche le serie brutte, come la leggendaria The Lady, in tre stagioni, il cui primo episodio è stato visto su Youtube da più di un milione e 300mial persone, tanto per dare un'idea dell'irresistibile forza dell'orrido. Ogni episodio dura poco meno di un quarto d'ora ed è stato scritto, diretto, prodotto, montato e fotografato nientepopodimeno che da Lory Del Santo, la quale ha avuto almeno il pudore di evitare di fare anche la protagonista. Ecco la trama: un'«imprenditrice dal passato turbolento e misterioso» frequenta assiduamente sciami di tamarri in canottiera ai quali elargisce perle di filosofia quali «Ma perché l'amore non è vero, sincero, semplice? Perché sono infelice?», ottenendo come risposta sentenze del tipo: «Cosciotta mia, come ti desidero!».

In una intervista rilasciata al Wired Next Fest, l'impavida Del Santo si è paragonata a Paolo Sorrentino, anche se non sempre condivide tutte le sue scelte: «in Youth ci sono delle lacune, e io l'avrei fatto diversamente» ha affermato la memorabile protagonista di capolavori come W la foca.

Siamo sicuri che Sorrentino, in futuro farà tesoro di questo prezioso suggerimento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica