L'inflazione ancora in calo A giugno scende al +0,5% Minimo da settembre '68

I prezzi si raffreddano ancora rispetto al +0,9% di maggio. Su base mensile aumento minimo (+0,1%). Si tratta del livello più basso del carovita dal settembre di 41 anni fa: quando l'indice si fermò al +0,4

L'inflazione ancora in calo 
A giugno scende al +0,5% 
Minimo da settembre '68

Roma - Prezzi freddi a giugno. L’inflazione scende a +0,5%, da +0,9% di maggio. Lo comunica l’Istat, confermando la stima preliminare. Il tasso di inflazione si porta così ai minimi dal settembre 1968, quando si attestò a +0,4%. I prezzi, su base mensile, sono aumentati dello 0,1. Il tasso di inflazione per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, in sostanza per la spesa di tutti i giorni, a giugno è stato pari allo 0,2%, contro lo 0,6% di maggio. Lo comunica l’Istat, aggiungendo che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,4%.

Chi sale, chi scende A giugno il contributo maggiore al tasso di inflazione, che si è attestato allo 0,5% contro lo 0,9% di maggio è attribuibile al capitolo degli alimentari e delle bevande analcoliche (+1,9%) che spiega oltre il 60% del tasso di inflazione. Lo riferisce l’Istat. Tra le varie voci che mostrano gli aumenti più forti spicca quella relativa alla benzina che a giugno ha registrato un aumento del 6,4% rispetto a maggio, mantenendo comunque un forte ribasso tendenziale (-14,3%). Il gasolio aumenta in misura minore, registrando un incremento del 2,2% rispetto a maggio e una flessione del 27,2% su giugno 2008.

Gli altri indici L’indice armonizzato dei prezzi, quello utilizzato su base europea, a giugno registra una crescita dello 0,6% rispetto a giugno 2008 e dello 0,2% su maggio 2009. L’indice Foi, per le famiglie di operai ed impiegati, è in crescita tendenziale dello 0,5% e congiunturale dello 0,1%. Tornando all’indice nazionale dei prezzi a consumo per l’intera collettività a giugno gli aumenti tendenziali più elevati si registrano nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+4,9%), altri beni e servizi (+2,4%) e istruzione (+2,1%); variazioni tendenziali negative riguardano invece i trasporti (-3,9%), comunicazioni (-0,9%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%).

Su base mensile, invece, gli aumenti più forti si registrano alla voce trasporti (+0,9%) ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%); sono invece in calo le comunicazioni (-1,2%), i servizi sanitari e le spese per la salute (-0,5%) e alimentari e bevande analcoliche (-0,1%). L’inflazione acquisita per il 2009, riferiscono i ricercatori dell’Istat, è pari allo 0,7%.

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