Torino - Marcello Lippi ha sciolto gli ultimi dubbi. E non ci sono grosse sorprese. In sostanza i 30 giocatori che parteciperanno al ritiro azzurro di Sestriere prima della partenza per il Sudafrica ricalcano quelli già convocati per lo stage alla Borghesiana del 2 maggio scorso. Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo). Difensori: Bocchetti (Genoa), Bonucci (Bari), Cannavaro F. (Juventus), Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Criscito (Genoa), Grosso (juventus), Maggio (Napoli), Zambrotta (Milan). Centrocampisti: Camoranesi (Juventus), Candreva (Juventus), Cossu (Cagliari), Gattuso (Milan), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Udinese), Pirlo (Milan), De Rossi (Roma). Attaccanti: Borriello (Milan), Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juventus), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Napoli) e Giuseppe Rossi (Villareal).
Esclusi Rispetto allo stage resta fuori lo juventino Legrottaglie che paga il grosso calo di prestazioni nella seconda parte della stagione. Tra i big che restano fuori Totti (di cui Lippi si è limitato a dire che il calcione sferrato a Balotelli non ha influito sulla decisione), Balotelli, Cassano, Amauri e Miccoli.
La fiducia del Ct Ieri Lippi ha sostenuto di non preoccuparsi tanto della difficoltà a ripetersi (è successo una sola volta che la stessa Nazionale abbia vinto due Mondiali di seguito), ma semmai il vero ostacolo è la forza degli avversari. E assicura che il clima azzurro è di grande fiducia. A chi gli chiede se almeno lo turbi la disastrosa annata della Juventus, che offre alla Nazionale ben otto giocatori, rilancia così: "Al contrario, mi preoccuperei se fossero reduci da una stagione trionfale, mentre chi conosce il calcio sa che quando si e vissuta una stagione negativa la voglia di riscatto è molto grande". Lippi sostiene di non sentirsi addosso più responsabilità di quattro anni fa, ma soltanto una grande pressione che scaturisce dall’entusiasmo: "E' proprio per questo che mi sono rimesso in discussione, altrimenti sarei stato a casa a godermi la mia Coppa del mondo".
Pre ritiro Sempre nella giornata di ieri il ct ha spiegato così la scelta del pre ritiro di Sestriere: "Dopo la Confederation Cup, che è andata male perchè noi storicamente troviamo difficoltà a concentrarci quando non sono in palio grandi trofei, mi sono reso conto che c’era difficoltà nei recuperi di energie, perchè si gioca a 1500 metri. Sestriere è uno dei pochissimi posti in Italia che ha un campo di calcio a 2000 metri e che permette un lavoro di ossigenazione adatto alle quote che troveremo in Sudafrica.
Mi risulta che molte nazionali abbiano anticipato la spedizione per acclimatarsi e andranno laggiù con gli strumenti tecnologici per l’ossigenazione, cosa che a noi non è permessa dai regolamenti", conclude alludendo alle tende ipoossigenanti, che in Italia sono equiparate al doping.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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