Alla Lista Outing non crede nemmeno la rete

Se già molti all'interno della comunità omosessuale avevano criticato l'iniziativa, anche la rete, solitamente incuriosita dalle dinamiche "alla Wikileaks" o "alla SpiderTruman" ha reagito tiepidamente. A infastidire sembra essere soprattutto il modo: una pubblicazione anonima, sterile, senza fonti o riferimenti a fatti concreti.

Alla Lista Outing non crede nemmeno la rete

La tanto attesa "Lista Outing" è stata pubblicata. Dieci nomi di altrettanti politici che, secondo l'autore del blog, sono omosessuali nonostante in passato abbiano votato leggi omofobiche. 

Probabilmente chi ha annunciato e compilato la lista è rimasto deluso dal fatto che nessuno abbia urlato allo scandalo. Se già molti all'interno della comunità omosessuale avevano criticato l'iniziativa, anche la rete, solitamente incuriosita dalle dinamiche "alla Wikileaks" o "alla SpiderTruman" ha reagito tiepidamente.

A infastidire sembra essere soprattutto il modo: una pubblicazione anonima, sterile, senza fonti o riferimenti a fatti concreti.

"Ok, la lista outing... ma a scrivere quei dieci nomi lì ero capace anche io"; "E quindi? Dove sono le prove? Ma soprattutto perché? In ultimo: e chi se ne frega, no?"; "Si ma le fonti quali sono?"; "Ma questa #listaouting è così importante?!! l'orientamento sessuale non dovrebbe essere così rilevante...siamo ancora lontani dalla maturità"; "Ora apro un blog, ci metto dieci nomi di politici a caso e dico che a ste persone puzzano i piedi: chi potrà dimostrare il contrario?".

Sono solo alcuni dei commenti sparsi sui social network. E non poteva mancare la parodia. Gli utenti di Twitter si stanno sbizzarendo: la lista dei 10 politici che hanno tutti i cd dei Backstreet Boys, quella dei 10 che si credono più intelligenti, quella dei 10 politici che si pettinano col riporto.

Ma, ironia a parte, blogger e internauti preferiscono riportare l'attenzione su temi più seri, la crisi prima di tutto: "Comunque la lista dei politici gay è un'arma di distrazione di massa io preferirei molto di più la lista delle banche francesi e tedesche che crolleranno dietro la Grecia" scrive un utente su Facebook, "A quando la lista dei 10 politici che credono nello stato e stanno li per passione e senso civico?", scrive un altro. 

E su tutto emerge l'importanza di rispettare i diritti di tutti: "Ma la tutela dei diritti civili di alcuni si attua mediante la violazione dei diritti civili di altri?", si legge in un commento.

E un altro utente scrive: "Penso che persino essere omosessuali e negare d'esserlo, rifiutare di ammetterlo o quel che volete voi, sia una scelta fondamentalmente rispettabile e che non dovrebbe condurre all'essere esposti al pubblico ludibrio tipicamente omofobico".

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