Matera, la leggenda del carretto e la processione tra i Sassi

Matera, meraviglioso capoluogo della Basilicata e patrimonio dell'UNESCO per i suoi iconici Sassi, è avvolta da storie e leggende uniche come la processione della Madonna della Bruna

Matera, la leggenda del carretto e la processione tra i Sassi

A pochi passi dalla Puglia, un tempo parte della provincia di Terra d'Otranto, la città di Matera è collocata nella parte orientale della regione Basilicata. Il suo nome ha un'origine incerta, secondo gli storici potrebbe derivare dall'antico greco "Mataio olos", il cui significato è "tutto vacuo". Oppure da "Mata" cioè "cumulo di rocce", o anche da "Meteoron" ovvero "cielo stellato".

Nonostante le teorie a riguardo siano tante, Matera non nasconde le sue origini antichissime e risalenti fino al paleolitico. Con testimonianze e ritrovamenti presenti nelle antiche Gravine del territorio, vere incisioni erosive simili a canyon e presenti nella zona. La città vanta una storia ricca e avvincente, affascinante come i Sassi che ne caratterizzano il centro storico. Scopriamone insieme le sfacettature e, in particolare, la tradizionale processione della Madonna della Bruna.

Matera, storia e aneddoti della città dei Sassi

Matera, scorcio

Matera è nota in tutto il mondo per la sua particolare conformazione, legata alla presenza della Gavina che divide in due l'area. E, principalmente, ai Sassi che ne definiscono la fisionomia ovvero due quartieri noti come Sasso Caveoso e Sasso Barisano, veri e propri edifici e architetture rupestri letteralmente scavati nella roccia della Murgia materana. A completare il quadro vi è il rione Civita, costruito sullo sperone che divide i due quartieri, con un insieme di luoghi e costruzioni abitati fin dalla preistoria. Non a caso sono patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1993, in qualità di paesaggio culturale. Mentre nel 2019 Matera è stata dichiarata Capitale Europea della Cultura, un riconoscimento importante per un luogo così unico e caratteristico.

Ricca di strutture architettoniche, sia civili che religiose, Matera offre un pacchetto interessante di eventi e rituali in grado di coprire tutte le giornate di un anno intero. Il centro storico di Matera, con i suoi Sassi, è una meta turistica davvero intrigante, che offre uno scenario suggestivo al calar della sera, quando il buio l'avvolge come un mantello e le luci delle case e dei lampioni la trasformano in un romantico presepe, ma anche in un affascinante percorso tra le vie e le casegrotte. Queste ultime, disabitate da tempo, sono ora hotel e residence di lusso oppure piccoli negozietti dedicati alla vendita dei prodotti tipici. Alcune conservano ancora gli arredi del tempo, quale testimonianza della vita nel 1900.

La tradizionale processione della Madonna della Bruna

Matera, luci

La città di Matera è ricca di tradizioni popolari, eventi ma anche di luoghi di culto e sacri tra chiese, basiliche e santuari. Ma la vera protagonista è la stessa protettrice della città, la Madonna della Bruna che si festeggia ogni 2 luglio. Data istituita nel 1389 da papa Urbano VI, già arcivescovo di Matera, un tempo in concomitanza con la festa della Visitazione. Festività che celebra l'incontro tra la Vergine Maria ed Elisabetta, madre di Giovanni Battista, per comunicare l'annuncio della futura gravidanza e nascita di Gesù.

La storia legata alla celebrazione è ricca di aneddoti e misteri, secondo la leggenda una giovane sconosciuta avrebbe domandato un passaggio a un contadino di zona, così da poter raggiungere Matera a bordo del suo carretto. Ma arrivata fino alla periferia della città la donna aveva deciso di scendere dallo stesso, chiedendo al contadino di portare un messaggio al Vescovo e identificandosi come la madre di Cristo. Lo stesso, giunto sul posto in compagnia di molti membri del clero e del popolo, aveva trovato una statua al posto della giovane misteriosa. Una testimonianza mistica accolta trionfalmente in città, trasportata sopra un carro addobbato, una tradizione ancora oggi presente. Un'altra leggenda parla di un quadro con l'immagine della Madonna nascosto in un carretto, necessaria per sfuggire alle razzie dei Saraceni. Messo in salvo il dipinto il carretto era stato distrutto.

Nei secoli la tradizione ha cambiato volto a partire dalla tipologia del carretto utilizzato, sempre più sfarzoso e decorato. Una cerimonia che prende il via alle cinque del mattino, con una messa in piazza San Francesco D'Assisi seguita da una processione. I pastori scortano il quadro della Madonna dipinto su supporto di rame, festeggiando attraverso l'esplosione di botti e fuochi d'artificio. L'immagine viene affidata all'Arcivescovo che prosegue con la processione, questa volta scortato dai Cavalieri della Bruna, un gruppo di uomini vestiti in costumi d'epoca e con influenze spagnole, e cavalli con bardature da parata. La processione prosegue nelle ore serali, questa volta con la presenza della statua della Madonna della Bruna collocata sul carro d'onore, una struttura creata appositamente in cartapesta dagli artigiani locali.

Una produzione importante per la città, che segue le indicazioni dell'Arcivescovo di Matera con tematica religiosa tratta dai vangeli. Gli artigiani realizzano un bozzetto e quello più bello si aggiudica la possibilità di realizzare il carretto in cartapesta, con tanto di stampo in gesso e decori pittorici di fino. Il prodotto finito viene trainato da quattro coppie di muli, animali prescelti perché mansueti ma anche simbolo del lavoro contadino locale. La processione ripercorre, al contrario, il percorso mattutino e, dopo tre giri della Cattedrale, la statua viene deposta all'interno della stessa. La festa prosegue con la processione del solo carro verso la piazza, scortato dai Cavalieri e da cittadini volontari, gli angeli del carro, come protezione dello stesso, mentre i presenti cercano di strapparne alcuni pezzi.

Una volta giunto in piazza si procede allo "strazzo" ovvero all'irruenta distruzione del carretto, come atto di rinascita e conclusione del ciclo di vita legato ai campi. Una tradizione ricca di potenza e veemenza che ancora oggi viene portata avanti con orgoglio.

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