Merletti a tombolo: l'arte della tessitura in Trentino Alto Adige

I merletti a tombolo costituiscono un'antica tradizione del Trentino Alto Adige: una storia secolare presente ancora in tantissime famiglie

Merletti a tombolo: l'arte della tessitura in Trentino Alto Adige

I merletti a tombolo sono diffusi in molte zone d’Italia. Presentano esiti differenti e peculiarità proprie da luogo a luogo, ma c’è una zona del Belpaese in particolare dove i pizzi a tombolo hanno una storia antica e una tradizione che si tramanda di generazione in generazione: il Trentino Alto-Adige.

Che cos’è il merletto a tombolo

Il pizzo a tombolo è un’attività a metà strada tra l’artigianato e l’arte. Questo significa che tutti possono svolgerla ma il risultato finale può essere un’immensa opera creativa così come un prodotto tecnicamente degno ma derivativo. Il senso del derivativo però è un po’ diverso da altre opere di ingegno, dato che esistono nel pizzo a tombolo dei topos che variano da luogo a luogo e che vengono spesso utilizzati, ma questo non significa che non possano essere usati in maniera estremamente fantasiosa. I topos si ritrovano nei "disegni" tipici di ogni zona: per il Trentino Alto Adige sono ad esempio molto ricorrenti i merletti che ritraggono fiori o fantasie geometriche regolari (come quadrati con le diagonali disposte perpendicolarmente all'osservatore).

Per realizzare il merletto a tombolo occorre servirsi dell'omonimo attrezzo munito da un rullo che permette lo scorrimento del pizzo durante la lavorazione. Il tombolo, sul quale vengono posti degli spilli a partire dal disegno progettuale del merletto desiderato, possiede anche e soprattutto dei fuselli, che possono essere pochi o tanti, sui quali viene arrotolato il filo che, intrecciato in un certo modo, compone il motivo del merletto.

I luoghi del merletto a tombolo

Merletto a tombolo

Come riporta il sito dei Beni Culturali, esistono diverse scuole, più o meno storiche, per la diffusione del pizzo a tombolo. Si va da quella di Rovereto a quelle di Trento, Merano, Cles, Javrè e Luserna. Quasi tutte sorsero nel XIX secolo, alcune sono ormai chiuse, altre continuano invece a operare. Si trattava per lo più di scuole per ragazze e in alcune di esse, lo studio del tombolo era una sorta di scrittura o di disegno, quindi una materia molto importante.

La peculiarità del pizzo di Predoi

Merletto a tombolo

Il merletto di Predoi è probabilmente il più antico del Trentino Alto Adige. Secondo la leggenda, la sua origine è ispirata all’artigianato moravo, dato che potrebbe essere stato proprio un minatore dell’Est Europa a portare in loco l’arte del ricamo a tombolo dalla propria terra nel XVIII secolo. Ben presto il tombolo si diffuse, diventando un importante capitolo dell’economia e coinvolgendo non solo le donne ma anche gli uomini, soprattutto quando la locale miniera di rame dovette chiudere i battenti alla fine del 1800.

A Predoi sorse anche una scuola di tombolo, che esercitò tra alti e bassi del mercato - in particolare quello legato alle varie vicissitudini storiche che travolsero l’intera Italia nel corso del Secolo Breve - e in tempi più recenti un’associazione per la promozione e la diffusione di quest’arte.

Ma la cosa più interessante è che a Predoi non conta se i merletti si vendano o no, se siano di moda oppure no: le famiglie continuano a esercitare quest’attività anche in proprio e ognuna di esse esibisce parte delle opere realizzate nelle proprie case, dai centrini agli asciugamani, passando per le tovaglie e le lenzuola. In altre parole, quest'arte non può scomparire, perché non è legata a un fattore di interesse economico, ma solo affettivo.

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