Orta San Giulio, un paradiso sul lago d'Orta

Orta San Giulio è un piccolo e magico borgo nel novarese, dove il tempo sembra essersi poeticamente fermato: scopriamo insieme la storia di questa perla rara

Orta San Giulio, un paradiso sul lago d'Orta

Orta San Giulio, con poco più di 1.200 abitanti, rientra di diritto tra i borghi più belli d'Italia. Collocato dolcemente sulla sponda orientale del lago D'Orta, la piccola realtà urbana, in provincia di Novara, è emblema di pura bellezza e storia. La collocazione particolare e un po' nascosta, al pari dei comuni limitrofi, rende la zona geograficamente magica e cristallizzata nel tempo. A completamento della stessa cittadina vi è l'Isola di San Giulio, posta a soli 400 metri dalla riva, abitata da pochissime famiglie e che ospita un affascinante monastero. Scopriamo Orta San Giulio e il suo percorso attraverso la storia.

Orta San Giulio, una passegggiata tra poesia e pace

Isola di San Giulio

Il comune di Orta San Giulio si estende lungo la riva del lago stesso e, negli anni, si è lentamente sviluppato verso le colline fino al Sacro Monte di Orta, parte integrante di una serie di Sacri Monti alpini tra Piemonte e Lombardia considerati patrimonio dell'UNESCO. Il piccolo borgo, come accennato, comprende anche la piccola isola di San Giulio, che si può ammirare dalla riva in tutta la sua elegante bellezza.

Visitabile unicamente a piedi, il borgo di Orta San Giulio offre scorci suggestivi e panorami mozzafiato vista lago. Le antiche costruzioni preromaniche hanno ceduto il passo a quelle medievali, con alcune affascinanti strutture ancora presenti. Con i secoli, l'assetto urbano ha cambiato fisionomia cercando di preservare le strutture più antiche, restauro dopo restauro.

Passeggiando amabilmente per il borgo non si può non rimanere estasiati dalla bellezza di Villa Bossi, oggi sede del municipio, con il suo giardino e relativo terrazzo che si affaccia sul lago. Attraversando la piazza, un tempo luogo del florido commercio locale, si raggiungono le scalinate che conducono fino alla Chiesa di Santa Maria dell'Assunta, in puro stile rococò ricca di quadri, affreschi e statue.

Orta San Giulio invita a perdersi tra le sue viette e gradinate così da ammirare i palazzi, i giardini e le architetture che ne ingentiliscono l'aspetto. Un cammino ricco di storia e pace che conduce verso il vero protagonista, il lago, e in particolare verso il piccolo molo dove imbarcarsi per raggiungere l'isola di San Giulio. Luogo magico e quasi del tutto disabitato, vanta la presenza di poche persone e di un monastero con quasi 80 monache. La pace regna sovrana ed è ben rappresentata dalla strada circolare che, se affrontata in un senso, è chiamata "via del silenzio" ma se solcata nell'altro è nota come "via della meditazione".

Orta San Giulio, un borgo immerso nella storia e nella leggenda

Panoramica

Il comune piemontese è parte integrante dei borghi più belli d'Italia, bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano e parte attiva della Comunità della Riviera. Ovvero una sorta di entità statale autonoma, un consorzio di comuni, attivo un tempo nel periodo medievale e successivamente nel 1800. La posizione fronte lago da sempre ha agevolato il commercio di zona, con un forte sviluppo artigianale della stessa cittadina legato alla lavorazione del ferro battuto.

Ma il percorso storico di Orta San Giulia è legato all'isola greca di Egina e ai due fratelli Giulio e Giuliano che giunsero nella zona del lago con il compito di evangelizzare le popolazioni locali. L'imperatore Teodosio ordinò loro di distruggere altari e luoghi legati al paganesimo, in favore della costruzione di chiese e luoghi sacri. I due riuscirono a edificare ben 98 chiese prima di giungere a Orta, qui si separarono e, mentre Giuliano concentrava i suoi sforzi a Gozzano, Giulio puntò verso l'isola posta davanti al borgo.

Secondo l'antica leggenda, Giulio posò il mantello sulle acque per raggiungere la piccola isola, dove si trovò a combattere contro serpi e draghi che riuscì a scacciare. Una purificazione dal paganesimo che portò alla costruzione della centesima chiesa, ovvero l'omonima Basilica, che conserva proprio le sue reliquie e dove sono presenti statue e sculture di draghi. Viste le innumerevoli opere murarie, San Giulio è consoderato il patrono ei muratori.

Sempre secondo la leggenda, uno dei mostri scacciati dal Santo riuscì a rifugiarsi in una grotta situata sul golfo a nord della penisola, noto come Bagnèra.

Nei secoli all'interno della grotta - chiamata "Bus dell’orchera", ovvero Buco dell'orca - venne trovata una gigantesca vertebra, quasi a conferma della presenza del mostro, successivamente conservata nella sagrestia della Basilica di San Giulio.

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