Pignasecca e i Quartieri Spagnoli: tutti i colori di Napoli

Pignasecca e i Quartieri Spagnoli sono due dei luoghi più veri e affascinanti di Napoli: ecco tutti i colori della città storica

Pignasecca e i Quartieri Spagnoli: tutti i colori di Napoli

Pignasecca e i Quartieri Spagnoli sono due dei luoghi più veri e affascinanti di Napoli. Inutile girarci attorno: in molti li vedono come anelli deboli dell’offerta turistica partenopea, senza la pazienza di guardare un po’ più in là dei pregiudizi.

Perché se è vero che in alcune città valere il detto “Non è tutto oro quel che luccica”, qui può essere paragonata la coppia di angoli napoletani a uno splendido fuoco che arde sotto la cenere dei pregiudizi.

Pignasecca

Colori, sapori e leggende ruotano intorno alla zona di Pignasecca e al suo omonimo mercato, frequentato da migliaia di persone ogni giorno. Un luogo estremamente folkloristico dove si può trovare praticamente di tutto, dai generi alimentari (carne, pesce e verdura) fino all'abbigliamento o all'oggettistica più varia. Si trova nelle immediate vicinanze dei Quartieri Spagnoli, ai quali in realtà vengono associati, anche se appena fuori dai confini settentrionali di questi, nel quartiere di Montecalvario. Irrinunciabili gli assaggi del cuoppo fritto o della pizza a portafoglio.

Tra storia e leggenda, l'origine di Pignasecca

Una curiosità in particolare è relativa al nome stesso di Pignasecca. Secondo una delle varie teorie il nome di questa zona di Napoli deriverebbe da una vicenda legata ai lavori di realizzazione di via Toledo. In quell'occasione vennero eliminati tutti i terreni agricoli della zona, lasciando soltanto un pino (in napoletano pigna) indenne. Quando anni dopo quel pino si seccò l'area prese il nome di Pignasecca.

Un'altra teoria spiegherebbe il seccarsi del pino con l'intervento degli abitanti della zona. Stanchi dei continui furti subiti dalle gazze che abitavano la pigna, decisero di scacciarle. Poco dopo esserci riusciti l'albero iniziò a seccarsi.

Esistono però alcune altre leggende che "spiegherebbero" il cambio di nome. Un esempio è questa versione alternativa. Tutto sarebbe accaduto a causa di una gazza ladra, che avrebbe sottratto l'anello al vescovo mentre questo amoreggiava con la perpetua. Arrabbiato per quanto accaduto, il prelato avrebbe scomunicato tutte le gazze una per una. Dopo pochi giorni tutto si sarebbe seccato, lasciando soltanto un terreno arido.

Mercato di Pignasecca a Napoli

Napoli e i Quartieri Spagnoli

A lungo considerati una delle zone più difficili di Napoli, i Quartieri Spagnoli stanno vivendo negli ultimi anni una progressiva rinascita. Ben lontana nel tempo dalla loro nascita, da cui traggono il nome. Ai tempi della dominazione spagnola si trattava della zona in cui alloggiavano le truppe del re o del viceré Don Pedro di Toledo (che ordinò la realizzazione del quartiere) come anche dei soldati diretti verso un fronte di guerra.

Da tale utilizzo ha preso la sua particolare conformazione, fatta di vicoli stretti e palazzi a più piani composti da piccoli appartamenti (ai tempi perlopiù dormitori). Grazie all'impegno di alcune associazioni è possibile apprezzare la storia e i mille colori dei Quartieri Spagnoli. Fatti di botteghe artigiane storiche, palazzi settecenteschi e ottocenteschi, le edicole votive e i pittoreschi murales (tema sacro in alcuni casi, in altri i richiami sono a Maradona e a Totò).

Attraverso i quartieri spagnoli è possibile inoltre accedere alla Pedamentina, un complesso sistema di scalinate che permette di raggiungere la Certosa di San Martino. Percorrendone i 400 scalini si arriverà inoltre sulla collina del Vomero, da dove sarà possibile ammirare l'inimitabile panorama della Baia di Napoli.

I Quartieri Spagnoli sono anche espressione della religiosità napoletana, a cominciare dalle già citate edicole votive (in onore della Madonna). Possibile visitare diverse chiese dal prezioso valore artistico come quella di Sant’Anna di Palazzo o quella di Santa Maria della Mercede a Montecalvario. Piccola curiosità: è presente anche la chiesa di Santa Maria Francesca, adiacente a quella che fu la casa della santa quando ancora in vita.

I Quartieri Spagnoli possono rappresentare un piacevole modo di scoprire la magia, la "veracità" e l'anima di Napoli, magari anche attraverso delle visite guidate.

Fatta di sapori, profumi, gente calorosa e colori. Prestare la consueta attenzione è richiesto, come nella maggior parte delle città del mondo, ma niente che valga il perdersi un'esperienza piacevolmente indimentabile.

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