Un tempo via di collegamento tra Lugano e Milano, Saronno è una città ricca di storia, monumenti artistici e da sempre legata alle dinamiche del capoluogo lombardo, ai suoi avvicendamenti politici e storici. Collocata nella zona alta della Lombardia, la città è nota in tutto il mondo per i suoi dolci, ovvero i gustosi amaretti, oltre che per l'omonimo liquore.
Ma sono proprio questi biscotti così singolari ad aver fatto di Saronno un'eccellenza nella pasticceria a livello mondiale. Scopriamo questi dolcetti e la storia della loro genesi.
Amaretti, tra storia e leggenda
Dall'aspetto minimale e dalla consistenza solida, quasi dura, gli amaretti rientrano nel vasto gruppo dei biscotti secchi dal sapore intenso, anche da abbinare a bevande calde. Amatissimi in tutto il mondo, gli amaretti sono indissolubilmente legati alla città di Saronno, dove sono nati.
Solo pochi ingredienti mescolati sapientemente: zucchero, armelline e albume, gli stessi che - secondo una leggenda - una giovane coppia utilizzò per realizzare dei dolcetti da offrire in dono al cardinale Benedetto Erba Odescalchi. L'arcivescovo di Milano nel 1718 si recò presso il santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, ricevendo in cambio ammirazione e anche queste piccole bontà, ribattezzate appunto amaretti.
Ma leggende a parte, la genesi di questi biscotti è riconducibile alla famiglia Lazzaroni che, nel 1700, si trasferì dalla città di Teglio, avviando un piccolo laboratorio familiare e successivamente una produzione aziendale. Nel 1888 nacque la D. Lazzaroni & C., che legò il suo nome al biscotto stesso: per questo, quando si parla di amaretti di Saronno, si fa spesso riferimento all'omonimo marchio.
Ciò che li caratterizza è una consistenza croccante ma al contempo leggera, con un delicato retrogusto amarognolo. Dato dalle mandorle e dall'armellina, ovvero il seme contenuto nei noccioli di pesca e albicocca, presente in dosaggi calibrati sotto forma di essenza. A caratterizzare questi dolci sono anche le confezioni: per gli amaretti di Saronno, la produzione dell'azienda si è sempre affidata a delicati incarti di velina colorata. Una carta che, secondo i bene informati, pare possa realizzare i desideri. Basta arrotolarne un foglio e posizionarlo in verticale sopra un piatto, bruciandone con attenzione la parte superiore: se la velina si solleva svolazzando, il desiderio espresso si trasformerà in realtà.
Le bellezze di Saronno
Saronno non è solo nota per i suoi amaretti, ma per le chiese, i monumenti e le strutture architettoniche perfettamente inserite all'interno di un contesto urbano elegante. In particolare gli edifici di culto, che da sempre caratterizzano in centro storico attraverso quello noto come "il percorso delle tre chiese". Tra gli edifici religiosi più affascinanti, è possibile visitare:
- Santuario della Beata Vergine dei Miracoli: vera e propria meta di pellegrinaggio dove sono conservati una serie di affreschi di Gaudenzio Ferrari, oltre alle produzionie pittoriche di Bernardino Luini;
- Chiesa di San Francesco: monumento nazionale dal 1931, è la chiesa più antica della città, nata per volere di Sant'Antonio di Padova di passaggio per una visita;
- Chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo: è il Duomo di Saronno e simbolo della città, ha visto la luce nel 1783 e al suo interno è conservato un crocifisso che annualmente viene portato in processione;
- Chiesa di Sant'Antonio Abate: ha rivestito un ruolo importante durante il periodo della peste, in particolare il lazzaretto posto al suo fianco. Al suo interno sono presenti tre nicchie contenenti una scultura del santo omonimo, una statua di San Rocco e alcune ossa delle vittime della peste. Ogni anno si celebra la parata cittadina, la popolazione si veste con abiti del '500-'800 con l'intento di rievocare usi e costumi dell'epoca;
- Chiesa di San Giacomo: piccola e solitamente adibita a messe ortodosse e ritiri di catechismo, la struttura è caratterizzata da un alto numero di affreschi e dipinti.
La città di Saronno non è ricca solo di chiese ma anche di dimore storiche, come Palazzo Visconti - accessibile solo tramite permesso comunale - e Villa Gianetti. Eealizzata in stile rinascimentale lombardo, la Villa conserva opere e dipinti preziosi e, con il tempo, è diventata sede del Comune e ritrovo per incontri politici. Non mancano poi molti monumenti importanti, ad esempio quelli ai Caduti, a Garibaldi e alla Riconoscenza.
Quest'ultimo è dedicato alla solidarietà dei milanesi che aiutarono a ricostruire il rione San Cristoforo, bruciato durante un terribile incendio divampato nel 1827. Senza dimenticare i tanti musei, gli eventi e le sagre che animano la cittadina stessa, una realtà urbana molto intrigante e bella da visitare.L'immagine di Villa Gianetti è di Fiore, via Wikipedia
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