La Sardegna è nota per i suoi luoghi paradisiaci e per delle località ricche di storia e fascino. Caratteristiche che si possono ritrovare anche nel sud dell'isola, a poca distanza da Pula (in provincia di Cagliari), dove si trovano la Torre del Coltellazzo e l'area archeologica di Nora.
Dalla sommità della Torre del Coltellazzo è possibile ammirare un panorama estremamente suggestivo composto dal Golfo di Cagliari, dai monti della Margherita e dalla città fenicia di Nora. Proprio sulle rovine dell'area archeologica poggiano le fondamenta di questa costruzione.
Torre del Coltellazzo, tra origini spagnole e storie di pirati
La Torre del Coltellazzo è una struttura d'origine spagnola. La sua costruzione è datata intorno al XVI secolo d.C. e venne utilizzata per diverso tempo come baluardo difensivo dell'isola. A volerlo fu Filippo II, che nel 1587 la incluse nella "Reale Amministrazione delle Torri" decretandone l'utilizzo per la difesa delle coste sarde dai pirati barbareschi provenienti dal Nord Africa. Il fenomeno fu così esteso nel corso dei secoli che tale utilizzo perdurò fino al 1842, quando venne dismesso da Carlo Alberto.
Si tratta di una torre troncoconica la cui altezza attuale è di 16 metri (in origine di 12 metri) e supera di poco il suo diametro (14 metri), con mura spesse 2 metri e una circonferenza di 43 metri. Misure che in origine risultavano però differenti, in quanto a inizio Novecento venne innalzata di 4 metri per consentirne l'utilizzo come faro e come punto per le telecomunicazioni.
A partire dal XVIII secolo è anche detta Torre di Sant'Efisio. Questo in onore del martire guerriero, nato in Siria ma ucciso nella città di Nora ai tempi di Diocleziano. Il termine Coltellazzo sembra derivi dalle castellas, strutture presenti nella area di Nora e utilizzate come fondamenta per la torre; nel corso del Medioevo il termine venne modificato in Coltellas e quindi in Coltelazo, dando origine al nome attuale.
Può essere visitata esternamente, mentre non risulta attualmente visitabile al suo interno. Per ulteriori informazioni in merito a eventuali aperture straordinarie è possibile contattare la gestione dell'area archeologica di Nora.
Area archeologica di Nora
Quando si parla della Torre del Coltellazzo è impossibile non citare la splendida area archeologica di Nora. Si tratte delle rovine di un antico insediamento fenicio datato indicativamente tra l'VIII e il VII secolo avanti Cristo, che sorge sul promontorio di Pula.
Nel tempo Nora venne arricchita da uno splendido teatro del I secolo a.C. e da strutture termali impreziosite da mosaici databili tra il II e il IV secolo dopo Cristo. Particolarmente interessante anche la presenza del Tempio di Tanit, legato al periodo punico.
Il periodo di splendore e sviluppo della città terminò intorno al VI secolo dopo Cristo, venendo definitivamente abbandonata nel corso dell'VIII secolo d.C., a causa delle continue incursioni di pirati e vandali. I primi segnali di riscoperta di questo insediamento arrivarono nel tardo Ottocento, ma fu nel 1952 che partirono gli scavi archeologici.
Grazie a tali iniziative vennero sottratti al decadimento e all'oblio alcuni dei monumenti più rilevanti del sud della Sardegna, restituendo all'umanità alcune delle più importanti tracce della storia sarda. Tra queste anche la "Stele di Nora", databile tra la fine del IX secolo e gli inizi del VIII avanti Cristo, celebre per riportare la più antica iscrizione del nome Sardegna.
Foto Torre e area archelogica di Nora: Gianni Careddu - Wikipedia
Foto Torre: Gianni Careddu - Wikipedia
Foto Mosaico: Carole Raddato - Wikipedia
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.