Lombardia versa, Val d’Aosta riscuote

da Milano

Alcune Regioni versano allo Stato, in termini di tasse, più di quello che ricevono in trasferimenti. Scompensi esistono non solo tra Nord e Sud, ma in particolare tra le Regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario. È quanto emerge da un’analisi della Cgia di Mestre, i cui esperti hanno confrontato le tasse versate dalle Regioni allo Stato e le somme che quest’ultimo restituisce in termini di trasferimenti.
A vivere una situazione di vantaggio nel meccanismo del «dare-avere», secondo lo studio della Cgia, sono gran parte delle Regioni del Sud e soprattutto quelle a statuto speciale. I più fortunati sono i cittadini della Valle d’Aosta, che pagano mediamente allo Stato in termini di Irpef, Irpeg e Iva 4.208 euro ciascuno e ne riceveno 7.086, con un saldo positivo di 2.878 euro. Così come accade in Trentino Alto Adige dove si registra un saldo positivo di 1.719 euro pro capite, mentre in Basilicata il saldo è di 1.232 euro. Scende a 829 euro in Sardegna, a 825 in Sicilia, a 570 euro in Calabria, a 332 euro in Molise a 133 euro in Campania.
Al contrario, dall’indagine risulta che la classifica delle Regioni più penalizzate vede al comando la Lombardia con un saldo negativo di 5.360 euro (i lombardi trasferiscono pro capite ogni anno allo Stato 6.623 euro e ne ricevono solo 1.263).

Proseguendo, troviamo che ogni contribuente dell’Emilia Romagna versa allo Stato 4.317 euro mentre ne riceve solo 900. Con un saldo negativo quindi pari a 3.417 euro. I veneti, a loro volta, danno 3.915 euro e ne ricevono 955: all’appello mancano 2.960 euro.

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