Da Lombroso a Schumann. Lucarelli vara la Nave dei folli

Lo scrittore su Sky Arte dal 20 gennaio racconta grandi personaggi al confine tra genio e pazzia

Da Lombroso a Schumann. Lucarelli vara la Nave dei folli
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Che significa essere folli? Su quali basi si stabilisce che una persona è matta? Chi lo decide? Su questi ragionamenti si incentra una interessante - e assolutamente da vedere - nuova serie in onda su Sky Arte e Now dal 20 gennaio. Si intitola La nave dei folli e al timone di questa inusuale barca c'è Carlo Lucarelli (produzione TIWI) che racconta grandi personaggi del passato che ci sono stati tramandati come geniali e al contempo eccentrici, diversi, pazzi. Ma lo erano veramente o erano troppo moderni per il loro tempo, vittime di giochi di potere o affetti da malattie all'epoca sconosciute? Sono sei i protagonisti «riabilitati»: Nerone che nell'immaginario collettivo resta come l'incendiario di Roma, la scultrice Camille Claudel (sorella di Paul) che finì la sua vita in manicomio come anche Madeleine Pellettier, psichiatra, anarchica e femminista francese. E poi Cesare Lombroso, padre dell'antropologia criminale che viene raccontato nell'incontro-scontro tra scienza e visione morale con Lev Tolstoj. E ancora Robert Schumann con i suoi demoni e Giovanna di Castiglia, per la storia Giovanna la pazza, rinchiusa per decenni da chi le voleva sottrarre i diritti dinastici.

«Abbiamo scelto questi sei personaggi per la prima serie - spiega lo scrittore e conduttore - perché hanno alcune caratteristiche: essere considerati folli dalle convenzioni sociali del loro tempo, aver avuto una vita drammatica a causa di questi pregiudizi e essere esempi delle contraddizioni della società in cui vivevano. Li abbiamo individuati in modo da abbracciare diverse epoche storiche, discipline, problematiche: artisti, scienziati, politici, intellettuali».

Uno studio approfondito e preso da una angolazione particolare (con l'uso di una grafica suggestiva e analisi degli esperti) che ha portato Lucarelli e il suo team a conoscerne lati meno noti: «Per esempio mi ha aperto un mondo scoprire Lombroso e Tolstoj che fanno insieme il bagno in un fiume in Russia». Un excursus che parla anche al presente: «Il passato serve sempre a raccontare l'oggi», conclude Lucarelli.

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