Via Lomellina, a 4 anni dall'esplosione le 31 famiglie si preparano a rientrare

Il 18 settembre 2006 un'esplosione sventra la palazzina al numero 7 di Via Lomellina facendo 4 morti. Dopo quasi quattro anni i lavori di ricostruzione stanno per finire e le famiglie si preparano a rientrare. Nonostante le varie difficoltà economiche

Via Lomellina, a 4 anni dall'esplosione 
le 31 famiglie si preparano a rientrare

Milano - Ancora pochi giorni e anche l’ultimo pezzo di impalcatura rimasto nel cortile interno di via Lomellina 7 verrà smantellato. Nella palazzina sventrata dall’esplosione nella quale il 18 settembre 2006 persero la vita 4 persone, tra le quali il piccolo Francesco Orlando, 7 anni, i lavori di ristrutturazione sono infatti agli sgoccioli. Porte e serramenti sono stati montati e nei giorni scorsi anche la facciata interna, dopo quella esterna, è stata ridipinta di un bel colore giallo acceso.

Le famiglie Settimana prossima, spiega Pino Tucci, presidente del Comitato di solidarietà per via Lomellina nato all’indomani dell’esplosione, i lavori, iniziati nel luglio del 2008, saranno ultimati ed entro la prima decade di maggio le 31 famiglie che quel 18 settembre 2006 furono costrette a lasciare le proprie case potranno farvi ritorno, ricongiungendosi così alle 3 famiglie già rientrate nei mesi scorsi.

L'ultimo sforzo dell'assicurazione I problemi in via Lomellina non sono però finiti. Anche se è ancora presto per tirare le somme, ai conti dei lavori mancherebbero almeno 600mila euro. Circa 360mila dovrebbero arrivare dalle Assicurazioni Generali. "Siamo al rush finale, ormai le case stanno per essere consegnate -spiega Tucci- siamo in dialogo costante con la direzione delle Generali che si sono dette disponibili a versarci questa quota finale. Li ringraziamo per la disponibilità e chiediamo un ultimo sforzo: velocizzare il più possibile i tempi. Per noi quei soldi sono tutto, ci permetterebbero di pagare l’impresa e chiudere definitivamente i lavori". Di qui l’appello del Comitato alle Assicurazioni Generali. "L’impresa ha capito la situazione e ci ha aiutato, ma ora è giusto pagare. Per questo all’assicurazione chiediamo quest’altro piccolo sforzo".

Interni e sottotetti Sulle spalle degli abitanti di via Lomellina rimarrebbero, però, altri 300mila euro, che i residenti contano di riuscire a pagare grazie a un progetto di recupero dei sottotetti dello stabile, più una media di circa 30mila euro a famiglia per i lavori di ristrutturazione interna degli appartamenti, dagli impianti alla posa dei pavimenti fino all’allacciamento delle utenze e all’arredamento. Con il recupero dei sottotetti e la vendita di queste parti dello stabile prima inutilizzate, i residenti di via Lomellina 7 sperano di riuscire mettersi in pari con i conti. "Noi speravamo di riuscire a chiudere questa cosa prima, ma ad oggi siamo ancora a zero, anche se la parte burocratica è quasi a posto. Ci stiamo svenando, siamo sotto di migliaia di euro e se il progetto non dovesse andare in porto, il buco sarebbe di circa 400mila euro - spiega Tucci - per questo continuiamo a sperare in questo recupero".

Anche la tassa Infine, la Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico per il cantiere che il Comune aveva garantito sarebbe stata abbonata ai residenti di via Lomellina 7 anche per il 2009-2010, come per il 2008. "Si tratta di circa 60mila euro - dice Tucci - da più parti ci rassicurano dicendo che non dobbiamo pagare, ma intanto le richieste di pagamento sono arrivate e non sappiamo cosa fare".

Infine la festa Il fatto che le case siano pronte è comunque una buona notizia e in via Lomellina si inizia a guadare avanti.

"Quando tutti saremo rientrati faremo sicuramente una pizzata qui in cortile - prosegue Tucci - poi a settembre ci sarà la commemorazione e in quell’occasione ringrazieremo chi ci è stato vicino, le istituzioni, ma soprattutto il gli abitanti del quartiere che si sono stretti intorno a noi e ci hanno aiutato tantissimo in questi anni. E poi l’impresa che ha fatto i lavori che, nonostante le difficoltà economiche, è andata avanti lo stesso". 

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