Nuovo appuntamento tutto da gustare, per gli appassionati di classica e non solo, con l'ensemble amatoriale dell'Orchestra Verdi "laVerdi per tutti", con un concerto all'Auditorium Cariplo di largo Mahler, sabato 18 dicembre alle 20.30, diretto da Jader Bignamini. Il programma si apre con le suite 1 e 2 da "L'Arlesienne" di George Bizet, caratterizzate dal contrasto tra un'espressività passionale e la grazia del disegno. Nella seconda parte, la Sinfonia n. 9 "Dal nuovo mondo" di Antonin Dvorák, uno dei monumenti del sinfonismo romantico, composta nel 1893.
"laVerdi per tutti" è un'orchestra amatoriale nata nel 2005, all'Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, da un progetto dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Aperta a tutti, senza limiti di età e di titoli, l'ensemble è composta da 70 orchestrali, di età compresa tra i 17 e i 70 anni, accomunati dalla voglia di fare musica insieme. Tutti i componenti dell'orchestra hanno studiato uno strumento e continuano ancora oggi a esercitarsi con grande passione - spesso con un livello molto buono - pur non avendo fatto della musica una professione. Quello che mancava loro era la possibilità di suonare insieme ad altri musicisti e di eseguire pagine del grande repertorio sinfonico. Settimanalmente i musicisti si esercitano sotto la direzione di Jader Bignamini, affiancati da tre maestri preparatori, professori della Verdi, Fausto Ghiazza per i fiati, Luca Santaniello per i violini e le viole, Mario Shiraj Grigolato per i violoncelli e i contrabbassi.
Mentre in altri paesi europei le orchestre amatoriali di ampio organico sono delle realtà diffuse e consolidate, in Italia l'opportunità di suonare in grandi compagini sinfoniche per amatori è molto rara. Sotto questo aspetto, "laVerdi per tutti" può essere considerata l'unico esempio in Italia di orchestra amatoriale appoggiata da una delle istituzioni sinfoniche più importanti del Paese.
"laVerdi per tutti" a maggio 2008 ha vinto il primo premio nella categoria "Filippo Siebaneck" in occasione del XXVII Premio della critica musicale Franco Abbiati.
E ora un paio di note sul programma. George Bizet compose le musiche di scena per "L'Arlésienne" di Alphonse Daudet (eseguite per la prima volta a Parigi nel 1872), ma ottenne uno scarso successo. Immediatamente dopo lo stesso Bizet decise di trarne una suite per grande orchestra, cui seguì presto una seconda versione (trascritta da Guiraud dopo la morte del compositore); vennero eseguite in concerto nel 1873 e ottennero un grande consenso di pubblico. Le due suite presentano caratteristiche dell'ultimo Bizet, il contrasto tra l'espressività passionale e la grazia del disegno e di alcune immagini musicali. La partitura prevede un'orchestra da camera con un organico molto singolare che comprende anche un sassofono contralto.
La Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95, l'ultima delle sinfonie di Antonín Dvorák divenuta celebre con il titolo "Dal Nuovo Mondo", fu composta tra il dicembre 1892 e il maggio dell'anno successivo a New York, dopo l'arrivo del compositore a New York nel "Nuovo Mondo", dove il compositore era giunto nel settembre 1892 per prendere l'incarico di Direttore del National Conservatory di New York.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.