Lucidare le scarpe? Arte da gentleman

I lord inglesi celebrano il rituale della pulizia alle cene ufficiali. Ecco gli accorgimenti da conoscere

Un'orchestra di mani gentili che lucidano e spazzolano le loro preziosissime scarpe su misura, poggiate su un tavolo perfettamente apparecchiato con tovaglioli, coppe di champagne, composizioni floreali e spazzole al posto delle posate. L'arte di pulire le scarpe ha avuto la sua prima cerimonia ufficiale il 29 novembre del 1992 quando Olga Berluti invitò una quarantina di fortunati gentlemans a partecipare alla Club Swann Dinner (il nome è rubato al protagonista del romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust) a Spencer House, una delle residenze londinesi della famiglia di Lady Diana. La «cena» viene organizzata quasi ogni due anni e si racconta che l'ultimo colpo di lucidatura avvenga con del Dom Pérignon. Dopodiché le scarpe vengono esposte al quarto di luna perché «conferisce quella trasparenza alla pelle - svelò Olga nel 1992 -. Il sole brucia, la luna patina». L'ultima volta degli invitati a piedi scalzi, concentrati a usare il proprio olio di gomito, è stata la scorsa stagione nel Musée des Arts Décoratifs di Parigi, alla fine della presentazione della collezione autunno inverno 2015 di Berluti.

Non esiste, infatti, uomo più volgare di quello che non presta attenzione alla pulizia e al decoro delle proprie scarpe tailor made , per dirla all'inglese. Perché non parliamo di modelli industriali ma di capolavori di arte calzaturiera, prodotti senza tempo che necessitano di manutenzione così come ogni oggetto di valore. La pioggia, la polvere e il sole, infatti, possono metterne in pericolo le qualità tecniche ed estetiche.

«Amo prendermi cura delle mie scarpe. Per questo motivo non indosso mai lo stesso paio per due giorni consecutivi – raccontava Renzo Rossetti, il calzolaio di Parabiago che nel 1945 fondò Fratelli Rossetti -. Un giorno le indosso, due giorni le lascio a riposo, e prima di riporle nella scarpiera, infilo ogni calzatura nel proprio tendiscarpe. Aggiungo: se intendete non indossare un modello per un periodo di tempo indefinito, applicate sulla pelle un sottile strato di lucido. Successivamente inserite le scarpe nei rispettivi sacchetti e disponetele nella scatola adagiandole suola contro suola».

Ma come si effettua una corretta pulizia? Church's ha dedicato allo «shoe care» un'intera sezione del proprio sito (www.church-footwear.com) dove compare un video simpaticissimo, «How to clean your shoes», che spiega passo dopo passo, in due minuti, come si rimette a nuovo una scarpa. Il filmato, ambientato in un'atmosfera anni Trenta e diretto da Braga + Federico, racconta in modo ironico l'attenzione maniacale per la cura delle scarpe. Protagonista il tutor Barney che conduce il gentleman Stuart e il giovane Stef attraverso i passaggi necessari a pulire e lucidare le proprie Church's. La velocità del video e il ritmo rapsodico del pianoforte evocano un linguaggio da cinema muto. Signori, tablet alla mano, è tempo di mettersi all'opera!

Ma se di fatica non volete sentir parlare, recatevi in una boutique Santoni dove troverete un addetto alla lucidatura delle scarpe formato dagli artigiani dell'azienda. Per i clienti affezionati il marchio effettua il ritiro a domicilio delle calzature da lucidare o risuolare, che poi saranno riconsegnate sempre a casa.

Volete saperne di più? Leggete «Costruttori di bellezza. Filosofia della calzatura maschile secondo Santoni», un libro che racconta la storia della bottega rinascimentale-contemporanea di Corridonia e dei suoi artigiani.

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