Un bacio saffico, una sexy poliziotta scollacciata e con le manette di metallo, un letto king size sfatto e un paio di piedini senza calze. Ecco le prove "schiaccianti" con cui i pm milanesi vorrebbero inchiodare Silvio Berlusconi al processo per Ruby Rubacuori. Ecco le foto "pruriginose" pubblicate ieri dall'Unità con questo titolo: Le foto delle serate di Silvio: è Arcore, sembra un bordello (leggi qui). Ma negli interni di villa San Martino di hard c'è poco e niente. Il piccante è lasciato molto all'immaginazione che troppo spesso viaggia più del dovuto.
Le avevano promesse e sono saltate fuori. Dagli atti depositati al tribunale di Milano spuntano le fotografie estratte dalla memoria degli iPhone e dei Blackberry delle ragazze che partecipavano alle cene e alle feste organizzate nelle case di Berlusconi. Ma dai telefonini di Barbara Guerra, Arisleida Espinosa, Ioana Visan, Concetta De Vivo e Iris Berardi non emerge certo la prova della prostituzione su cui Repubblica e il Fatto facevano tanto affidamento per affondare politicamente il Cavaliere. Da tempo, infatti, il quotidiano di Padellaro dava per certo l'esistenza di scatti compromettenti. "Papi desnudo", dicevano. "Le foto del bunga bunga ci sono, sono sul mercato e valgono tantissimo - si leggeva sul Fatto di non più di un mese fa - in almeno una di queste, Silvio Berlusconi è ritratto senza vestiti e circondato da alcune ragazze". Queste foto sono finalmente spuntate. Ma smentiscono i titoli d'apertura gridati dalla stampa di sinistra.
L'album fotografico è affidato all'Unità. Due pagine, sei misere foto (leggi qui). Il tutto relegato a pagina 18 e 19. Non deve averci creduto più di tanto nemmeno la direttrice Concita De Gregorio che ha nascosto il servizio a metà quodiano. Sono scatti che lasciano intravedere gli interni di villa San Martino. Poca roba, però. Fotografie sgranate e di bassa qualità che risalgono all'estate scorsa: alcune sono del 12 luglio, altre del 23 agoisto, altre ancora (più recenti) del 24 ottobre. Tutte scattate a notte fonda. Scartate subito le immagini che immortalano la libreria "presidenziale" con due fotografie patinate del Cav in cornice e un Lele Mora che gioca e scherza con un giovane amico, ci restano un paio di bei piedini con le unghie curate e pitturate di rosso, un letto sfatto (l'Unità si chiede maliziosamente: "è la stanza del premier?"), una poliziotta strizzata nella divisa d'ordinanza blu e, tenetevi forte!, un bacio saffico. Ripetiamo: due donne che si baciano.
Non c'è altro. Tutto qui? Sì, tutto qui.
Lo scandalo, come lo chiama l'Unità, sta nelle didascalie che accompagnano le fotografie. Allusioni hard, il nome in codice "Betty", il letto sfatto, due ragazze minorenni "compensate con un preciso tariffario" e il bunga bunga. Insomma, un "bordello". Peccatori e peccatrici senza morale. Perché un bacio diventa tutt'a un tratto immorale? Perché le labbra appartengono a due donne estremamente sexy? O soltanto perché viene consumato in una delle case del presidente del Consiglio? Perché un letto sfatto diventa allusione del peccato? E i due piedini nudi davanti a un 47 pollici cosa vogliono evocare? Una volta che ormai la privacy del premier è stata violata e violentata, ora si tenta di piegare banali fotografie alla tesi portata avanti per mesi dalla procura: nessuna festa, ma vere e proprie orge.
In realtà allo "scoop" dell'Unità non ci ha creduto nessuno.
Snobbato dalla Repubblica e dal Fatto Quotidiano e messo sotto silenzio anche dai legali della difesa, l'articolo di Claudia Fusani è lo specchio della vacuità delle prove in mano ai pm milanesi e ai detrattori del premier. Se questi sono gli scatti hard con cui vorrebbero "sputtanare", Berlusconi può star tranquillo....
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.