M4, pronto il tunnel museo a S. Ambrogio

In via San Vittore ancora proteste dei commercianti. Censi: "Penali ai costruttori"

M4, pronto il tunnel museo a S. Ambrogio
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La buona notizia è che il tunnel di collegamento tra la linea M4 e la M2 a Sant'Ambrogio è pronto. I lavori sono finiti, i tecnici ieri hanno accompagnato la soprintendente Emanuela Carpani durante l'ultimo sopralluogo per verificare che tutto fosse a regola d'arte, dalle luci a led ai vetri che proteggono i reperti storici. Sarà un «tunnel museo», nell'autunno 2023 è emerso durante gli scavi una porzione di muro medievale della lunghezza di 35 metri, è stato recuperato e restaurato sul posto e i passeggeri che attraverseranno il corridoio per passare dalla linea «blu» alla «verde» cammineranno di fatto su una pavimentazione a vista e potranno ammirare i reperti. Mancano a questo punto ii collaudi tecnico-amministrativi, che partiranno nei prossimi giorni, poi non ci sarà più bisogno di uscire dalla stazione e camminando all'aperto tra le due linee. Sono pronti a tornare in piazza invece i commercianti di via San Vittore che a metà gennaio hanno organizzato un presidio per chiedere tempi certi sulla fine dei cantieri in superficie che invadono l'area di San Vittore e l'area in prossimità della fermata M4 Sant'Ambrogio da 9 anni. L'Associazione Commercianti Ascom San Vittore ha scritto nuovamente al sindaco e alla giunta per chiedere di «ricevere per iscritto le tempistiche aggiornate per la riconsegna dell'area di cantiere: secondo l'ultimo cronoprogramma era prevista per fine gennaio», quindi ieri, ma «è ormai evidente che i lavori sono in forte ritardo e serviranno ancora parecchi mesi». Informazioni «fondamentali per le nostre attività e per la tutela del tessuto commerciale e residenziale della zona. Nel caso la richiesta fosse disattesa, siamo pronti ad organizzare una ulteriore mobilitazione di commercianti e residenti sul cantiere San Vittore la prossima settimana».

Dopo la prima protesta, il 15 gennaio c'è stato un incontro in Comune tra i costruttori (Webuild) e dirigenti comunali per fare il punto sui ritardi. Si era chiuso con l'impegno della società a presentare entro una settimana il nuovo cronoprogramma, ma ne sono passate due e Palazzo Marino non ha ricevuto ancora aggiornamenti.

«Nonostante i continui solleciti scritti da parte nostra e nonostante le rassicurazioni orali ricevute dalla società costruttrice - spiega l'assessore alla Mobilità Arianna Censi -, siamo ancora in attesa, da oltre tre mesi, di un cronoprogramma aggiornato della fine dei lavori. Capisco le ragioni dei cittadini e dei commercianti della zona, ho già risposto a loro che sono disponibile ad organizzare un incontro per confrontarci direttamente». L'assessore fa presente che «il Comune di Milano farà comunque valere i giorni di ritardo e tutto ciò che ne conseguirà nei termini contrattuali», scatteranno le penali.

Il Consorzio costruttori della M4 due settimane fa aveva ribadito, dopo averlo scritto in una lettera inviata al Comune, che a causare «un notevole rallentamento dell'attività» nel mese di dicembre aveva contribuito «anche il blocco dei pagamenti che era stato disposto» per il nodo degli extracosti», circa 30 milioni in più dovuti a modifiche in corso

d'opera del progetto chieste dal Comune e su cui c'è stato un braccio di ferro tra amministrazione e società prima di arrivare ad un accordo. E fino al versamento materiale dei fondi, i cantieri hanno rallentato i lavori.

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