Caso Amara, la Cassazione: appello bis per Davigo

La Corte ha annullato la parte della sentenza d'appello sulla rivelazione a terzi e ha dichiarato irrevocabile la responsabilità sulla condotta contestata in concorso

Caso Amara, la Cassazione: appello bis per Davigo
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La Corte di Cassazione ha deciso che per l'ex componente del Csm, e magistrato simbolo del pool di Mani Pulite, Piercamillo Davigo, accusato di rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alla vicenda dei verbali resi dall'avvocato Piero Amara sulla "Loggia Ungheria", ci sarà un appello bis. La Sesta sezione Penale ha annullato con rinvio la parte della sentenza d'appello sulla rivelazione a terzi dei verbali, mentre ha dichiarato irrevocabile la responsabilità per quanto riguarda la condotta contestata in concorso.

Il nuovo processo si svolgerà presso la Corte d'Appello di Brescia, ma una sezione diversa rispetto a quella che lo scorso 7 marzo aveva condannato il magistrato, ora in pensione, a un anno e tre mesi (pena sospesa) come avvenuto in primo grado. Nel corso della requisitoria di questa mattina, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, aveva sollecitato il rigetto del ricorso della difesa di Davigo. Intervenendo davanti ai giudici di Cassazione, l'avvocato Davide Steccanella, difensore dell'ex magistrato insieme al professor Franco Coppi, ha sottolineato come la sentenza oggetto di ricorso sia "astratta rispetto al fatto e quasi surreale". L'avvocato Coppi, invece, ha ricordato che "il dottor Paolo Storari è stato assolto perché non ha agito con dolo. Se quindi non c'è reato da parte dell'intraneo non può essere considerato correo l'estraneo". Infatti, Paolo Storari, che era imputato con Davigo, è stato assolto sia in primo grado che in Appello, dove aveva scelto il rito abbreviato, con la formula "il fatto non costituisce reato".

"Leggo che la Procura generale della Cassazione ha chiesto di confermare la condanna per Piercamillo Davigo, accusato di rivelazione di segreti. Noi siamo garantisti ed esprimiamo solidarietà a Davigo. Ma vediamo come, dopo anni passati a dare lezioni di moralità a chiunque, la sua carriera sembra ormai giunta a un amaro epilogo", ha dichiarato questo pomeriggio, prima della pronuncia della Cassazione, Maurizio Gasparri. "Ricordo, anni fa, una nostra iniziativa al Tribunale della Procura di Milano, nella quale contestavamo l'uso politico della giustizia nei confronti di esponenti del centrodestra e chiedevamo, proprio su quelle scalinate, una giustizia più giusta in nome della libertà e della democrazia. Da allora poco è cambiato. Abbiamo ancora troppi 'Davigo' e una giustizia da riformare ma, passo dopo passo, lo stiamo facendo", ha proseguito.

Quindi, ha concluso: "Auguri a Davigo, giustiziere supremo, il quale una volta disse che 'non esistono innocenti, ma solo persone di cui non è stata provata la responsabilità'. La sua, a quanto pare, sta per essere provata".

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