Il muro di gomma sugli spioni

Quella del dossieraggio è una faccenda seria ma non suscita l'attenzione di alcuni

Il muro di gomma sugli spioni
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È un muro di gomma quello innalzato a protezione della centrale di spionaggio e dossieraggio che il finanziere Pasquale Striano aveva allestito nel cuore della Direzione nazionale antimafia che ha prodotto migliaia di accessi illegali nei conti di centinaia di personaggi, soprattutto della politica e in particolare di politici di destra, compresi ministri in carica. L'inchiesta è in mano a uno dei numeri uno della magistratura, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone, ma non pare solleticare la curiosità della maggior parte dei giornali né della politica che, anzi, fanno a gara per smontarla e minimizzarla come se si trattasse di fatto marginale. Strano, no? C'è, per esempio, un ministro della Difesa, Guido Crosetto, che per di più in tempo di guerra sostiene di essere stato spiato probabilmente con intenti ricattatori, ma le inchieste dei giornali che si autodefiniscono d'inchiesta scatenano i loro cronisti nel letto di Gennaro Sangiuliano a caccia di succosi retroscena. Strano, no? C'è un prestigioso procuratore, Cantone, che mette nero su bianco il fatto che il finanziere Striano non può avere fatto tutto da solo né per interesse personale, ma più probabilmente era il terminale di una vasta rete di un sistema opaco fatto di magistrati, giornalisti e politici, ma le opposizioni in Parlamento si preoccupano di sapere se Arianna Meloni, segretaria politica di Fratelli d'Italia, ha messo becco o no nelle nomine. Strano, no? Intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica Luciano Violante, ex magistrato (indagò sul presunto tentativo di golpe di Edgardo Sogno) ed ex presidente della Camera, dice in diretta che siamo davanti a un fatto gravissimo che ricorda dinamiche e schemi della P2 di Licio Gelli, e le sue parole cadono nel vuoto, sovrastate sui giornali e in Parlamento da quelle sul nuovo vertice della Rai. Come si dice, tre indizi fanno una prova. Provano che questa, proprio perché silenziata, è una faccenda estremamente seria.

Troppo seria per lasciarla nelle mani di giornalisti, magistrati e politici beneficiati a vario titolo dalle spiate di Striano che già stanno provando a depistare e inquinare. Cercansi volontari senza macchia e senza paura, ammesso che da qualche parte ce ne siano.

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