
“Un sistema fiscale 'semplificato' è fondamentale per la riduzione del contenzioso. Va accolta con favore la recente approvazione del Testo unico della giustizia tributaria le cui disposizioni si applicheranno a decorrere dal prossimo mese di gennaio". È quanto ha sottolineato la presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria, Carolina Lussana, nel suo discorso per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario tributario 2025.
La presidente ha inoltre evidenziato l'importanza di meccanismi collaborativi come il concordato e la cooperative compliance, che promuovono una maggiore trasparenza nei rapporti tra fisco e contribuente. Lussana ha anche affrontato il tema dell'evasione fiscale, definendola una "piaga" che sottrae circa 80 miliardi di euro l'anno allo Stato. "Per proseguire su questa strada ed uniformarci alla media europea, è necessario proseguire con i controlli, rendere più semplice e trasparente il sistema fiscale, incentivare comportamenti virtuosi da parte dei contribuenti", ha affermato.
Infine, ha ribadito l'importanza dell'indipendenza della magistratura. "Il giudice tributario, al pari di tutti gli altri giudici, non solo deve essere terzo ed indipendente ma deve anche apparire tale", ha rimarcato citando la recente sentenza della Corte costituzionale che ha sottolineato la natura giurisdizionale delle Corti tributarie, avvicinandole ulteriormente alla giurisdizione ordinaria.
In vista delle prossime riforme, Lussana ha auspicato una transizione che non determini scompensi nell’esercizio della giurisdizione. "In un momento di cambiamenti epocali per la magistratura tributaria, è necessario garantire una gradualità del procedimento di modifica, a tutela dei contribuenti, del foro, del personale delle Corti e della stessa efficienza del sistema", ha puntualizzato.
La presidente ha poi ricordato i risultati conseguiti l’anno scorso dalla magistratura tributaria."Il 2024 si è caratterizzato da un'evoluzione significativa del contenzioso, con un incremento del numero di ricorsi pervenuti e definiti", ha dichiarato Lussana, sottolineando che al 31 dicembre il numero di ricorsi pendenti ammontava a 259.453 unità, con un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente. Nel corso dell'anno, sono pervenuti 224.725 nuovi ricorsi, di cui 182.112 nelle Corti di primo grado e 42.613 nelle Corti di secondo grado, per un valore complessivo di circa 23,7 miliardi di euro. Parallelamente, sono stati definiti 218.384 ricorsi, per un valore di 25,97 miliardi di euro.
"L'analisi per scaglioni evidenzia che nelle Corti di primo grado il 57,8% dei ricorsi definiti riguarda controversie di valore inferiore ai 5.000 euro, mentre solo l'1,2% supera il milione di euro", ha spiegato la presidente. Per quanto riguarda i tempi di definizione, il 2024 ha segnato ulteriori progressi: 373 giorni in primo grado e 947 giorni in secondo grado.
Lussana ha, infine, evidenziato il contributo
dei giudici tributari. "Nel 2024 hanno prestato servizio in media 2.086 giudici tributari, di cui 1.518 in primo grado e 568 in secondo grado. Ogni giudice di primo grado ha definito, in media, 110 ricorsi", ha concluso.
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