Mamma dei gemelli investita e uccisa: camionista vuole patteggiare meno di 3 anni

Rocio Espinoza Romero era sulle strisce, l'uomo era fuggito

Mamma dei gemelli investita e uccisa: camionista vuole patteggiare meno di 3 anni
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Chiede di patteggiare una pena di due anni e dieci mesi di reclusione il camionista che lo scorso 11 dicembre in viale Renato Serra ha investito e ucciso sulle strisce pedonali Rocio Espinoza Romero, mamma 34enne di due gemelli che erano con lei e si sono salvati. Francesco Monteleone, 24enne incensurato, ha raggiunto attraverso il proprio legale, l'avvocato Roberto Tournier, un accordo con la Procura sulla condanna. Risponde di omicidio stradale con l'aggravante dell'omissione di soccorso. Sarà il gup Maria Idria Gurgo di Castelmenardo, nell'udienza fissata per il 15 maggio, a decidere se accogliere la proposta. Oppure, se riterrà la condanna non adeguata, a respingerla e a ripassare la palla al pm.

Monteleone, che si trova ai domiciliari, ha proposto alla famiglia della vittima un risarcimento di 5mila euro. Di altri eventuali indennizzi si occuperà l'assicurazione. La mattina dell'11 dicembre la donna originaria del Perù si trovava con i due figli di 18 mesi nel passeggino e con la madre in viale Renato Serra, all'altezza con viale Alcide De Gasperi. Mentre la famiglia attraversava la strada, il tir ha travolto Rocio Espinoza Romero, che ha fatto in tempo a spingere in avanti il passeggino con i piccoli, rimasti illesi come la nonna. Il camionista si è bloccato per qualche secondo ma poi è ripartito senza prestare soccorso. È andato regolarmente a lavorare in una cava di Arluno, dove è stato rintracciato poco dopo dalla polizia locale, che lo ha portato in carcere. Ha detto di non essersi accorto di aver investito qualcuno, ma poi le indagini del pm Paola Biondolillo lo hanno smentito. Dai tabulati del suo cellulare è infatti emerso, tra le altre cose, che subito dopo l'incidente ha contattato un avvocato.

Il sindaco Giuseppe Sala ha fatto visita alla famiglia di Rocio, che abita nella zona della vecchia Fiera, il giorno dopo l'incidente: «È l'esempio di una famiglia di immigrati che si è integrata in maniera eccezionale - ha dischiarato -. La signora lavorava di notte al Pio Albergo Trivulzio e di giorno studiava per diventare infermiera, il marito fa il falegname. Una famiglia straordinaria, purtroppo è una tragedia». I vicini di casa hanno promosso una raccolta fondi pubblica online a favore del marito Josè e dei figli della vittima.

In pochi giorni sono stati raccolti quasi 50mila euro. Rocio Espinoza Romero era in Italia da 18 anni. Il marito ha raccontato che proprio il giorno della tragedia sarebbe dovuta andare a ritirare la cittadinanza italiana al Caf.

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