Manca solo il Leonka... Il Corvetto in allarme per il "pacco" di Sala

La Lega ottiene un consiglio straordinario nella zona 4. Fontana: "Bene legalizzarlo"

Manca solo il Leonka... Il Corvetto in allarme per il "pacco" di Sala
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Quella di oggi sarà la visita numero 131 dell'ufficiale giudiziario che consegnerà all'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo l'ingiunzione di sfratto. Ad accoglierlo dalle 8 del mattino in via Watteau il Presidio antisfratto con le bancarelle del mercato agricolo «La terra trema», la kermesse di agricoltura biologica lanciata da Luigi Veronelli, e Dj set.

Per il centro sociale, che da 30 anni ha sede in via Watteau, la sentenza della Corte d'appello del tribunale civile del 9 ottobre, che ha condannato il Viminale a risarcire con 3 milioni di euro la società L'Orologo di proprietà dei Cabassi per il mancato sgombero dell'ex cartiera di loro proprietà, rende ormai definitiva la questione. Delle due l'una: o l'associazione accetterà, come sembra aver fatto in modo riservato, la proposta del trasloco nel capannone industriale abbandonato di proprietà comunale che Palazzo Marino avrebbe individuato in via San Dionigi 117 a Porto di Mare, o si dovrà procedere allo sfratto. La deadline è l'estate.

Per quanto riguarda la questione del risarcimento ai Cabassi il Viminale potrebbe ricorrerre in Cassazione e poi cercare una transazione con i proprietari, che, ricordiamo, permisero agli autonomi sgomberati da via Leoncavallo di entrare nell'ex cartiera.

Palazzo Marino sta cercando una soluzione per portare al di là del fiume capra e cavoli ovvero liberare l'immobile, evitando quindi lo sgombero e dare uno spazio al Leoncavallo, tramite una manifestazione di interesse per l'assegnazione del capannone sotto il pagamento di un affitto, come aveva annunciato il sindaco Sala: «il Leoncavallo è un valore nella nostra società, un valore storico nella nostra città, e deve continuare ad esserlo. È un luogo pacifico di impegno, che il Comune dia una mano è necessario». Da risolvere anche la questione dell'amianto che sarebbe presente nel capannone.

Ma il Corvetto già trema: «La notizia osserva il Capogruppo della Lega in Municipio 4 Paolo Guido Bassi e che ha chiesto la convocazione di un consiglio di zona straordinario previsto per il 19 febbraio del trasferimento del Leoncavallo in zona sta suscitando allarme e preoccupazione fra i residenti. I cittadini vogliono sapere se esiste o meno un progetto in tale direzione. Dopo tutto quello che è successo (e succede) in Corvetto, sarebbe paradossale che a Palazzo Marino qualcuno stia pensando di installarci anche il Leonka». Così il capogruppo della Lega in Comune Alessandro Verri ha annunciato un'interrogazione in Consiglio comunale per far chiarezza sulla vicenda, dicendosi pronto a tutto pur di contrastarla.

«Fuori linea» la posizione del governatore della Lombardia Attilio Fontana che ieri ha dichiarato: «Bisogna cercare di arrivare ad una eliminazione di tutte le situazioni di illegalità e quindi anche quella (del trasloco) benvenga».

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