Aveva mangiato qualche cioccolatino al liquore, una di quelle delizie che uniscono insieme il piacere del cacao e il rhum nelle fredde giornale d'autunno. Poi era saltato in sella alla bici e, come risulta dal verbale, si era esibito in qualche evoluzione. Innocue impennate, niente di più. Ma una pattuglia dei carabinieri ha notato la sua esuberanza in sella e lo ha fermato, sottoponendolo al all'alcoltest. Risultato: positivo, anche se in modo lieve. I militari hanno deciso però il provvedimento più severo: ritiro immediato della patente.
Il fatto è successo vicino a Olbia e il protagonista è un uomo di sessantuno anni che si trovava in Sardegna per partecipare a un matrimonio. La notizia è stata diffusa dall'avvocato a cui si è rivolto l'uomo, Luigi Morelli del foro di Roma, che ha presentato ricorso al giudice di pace di Olbia. Lo sfortunato ciclista, spiega il legale, «contesta il test affermando che i cioccolatini mangiati non potevano contenere una quantità di alcol tale da fargli superare la soglia consentita». Una motivazione che difficilmente potrà convincere i giudici. Diverso invece se verrà compresa la buona fede del ciclista, che forse non sapeva che una piccola voglia di cioccolato potesse costargli così cara.
E' già il secondo caso in poco più di un mese di patente ritirata a un ciclista goloso di dolci. A ottobre la stessa intransigenza era stata riservata a una donna di Caserta, fermata mentre si trovava alla guida della propria bicicletta e a cui era stato riscontrato un livello leggermente positivo di alcol alla prova del test: : 0,9 anziché 0,5. Successivamente, la giovane donna alle forze di polizia che l'avevano fermata aveva spiegato di non aver assunto alcuna bevanda alcolica in quanto astemia. Aggiungendo poi di avere mangiato alcuni baba' (notoriamente bagnati con il rhum o limoncello), mangiati precedentemente durante la festa per il battesimo del nipotino.
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