Manovra, Monti perde consensi al Senato E il Cav: "In futuro dovrà trattare con noi"

Berlusconi avverte Monti: "Abbiamo accettato di votare questo decreto su cui non eravamo d’accordo in alcune parti e l’abbiamo fatto scegliendo il male minore". In futuro, però, l'appoggio non sarà più scontato: "Siccome siamo il principale partito, i provvedimenti devono essere discussi prima con noi". Il messaggio lanciato dall'ex premier arriva dopo il via libera alla manovra economica che passa con 24 "sì" in meno rispetto a novembre. Poi, in serata, Napolitano firma il decreto "salva Italia". Bagno di folla per il Cavaliere in centro a Milano (nella foto in alto) tra strette di mano e gli slogan dei passanti: "Silvio resisti, siamo con te"

Manovra, Monti perde consensi al Senato E il Cav: "In futuro dovrà trattare con noi"

Per il momento la manovra economica è passata. Si tratta soltanto di un gesto di responsabilità preso dal Pdl per il bene del Paese. Tuttavia è arrivato il momento di porre dei paletti. Lo stesso Silvio Berlusconi ci tiene a far sapere che i provvedimenti che saranno presi in futuro dovranno essere discussi prima col Pdl che in Senato ha ancora la maggioranza e alla Camera ha la maggioranza relativa. "Abbiamo accettato di votare questo decreto su cui non eravamo d’accordo in alcune parti - ha spiegato il Cavaliere - l’abbiamo fatto scegliendo il male minore". Il messaggio lanciato dall'ex premier è sin troppo chiaro dal momento che arriva dopo il via libera alla manovra economica che è diventata legge con 24 "sì" in meno rispetto a novembre e che è stata firmata già in serata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Proprio ieri Berlusconi ha incontrato il Professore per fare il punto sulle prossime mosse da prendere. E' stato definito il "pranzo della tregua". "Abbiamo detto in maniera chiara a Monti che siccome siamo il principale partito - ha raccontato Berlusconi - i provvedimenti devono essere discussi prima con noi, come succede tra il principale partito e il governo solitamente". Oltre all'azione di governo, Berlusconi guarda con interesse il futuro di centrodestra e, in primis, le alleanze che il Pdl si sta avviando a stringere: "Sarebbe puro masochismo non arrivare ad una alleanza nel centrodestra e ragioneremo insieme". "Casini è un tema importante nel centrodestra perché ha elettori moderati e in Europa sta con noi", ha spiegato Berlusconi aggiungendo che "nelle elezioni nazionali l’Udc o rientra nel centrodestra o corre da solo". Berlusconi ha, quindi, raccontato che "è stata Alleanza Nazionale" all’epoca "a porre la condizione" di non far entrare l’Udc di Casini nel Pdl. "E noi tra An e Udc abbiamo scelto An".

Un unico rammarico per Berlusconi: "La mia unica colpa è non essere riuscito a convincere il 51% degli italiani che mi dovevano dare fiducia per cambiare l’Italia". Rispondendo ad un cronista che gli chiedeva se si rimproverasse qualche errore, il Cavaliere ha poi scherzato: "Non credo di aver fatto molti errori, salvo quello di entrare in politica". Dopo aver lasciato il tribunale di Milano, al termine dell’udienza sul processo Mills dove l’ex premier ha ascoltato attento l’audizione in videoconferenza dell’avvocato inglese, Berlusconi ha fatto prima sosta in un negozio di ceramiche, quindi è entrato all’interno del Milan Megastore, dove ha fatto foto scherzando con alcuni ragazzi, e dopo aver mangiato delle caldarroste ha raggiunto "accompagnato" dalla folla Piazza della Scala dove è salito in macchina per allontanarsi.

"E' sempre così, anche quando vado nelle città più piccole", ha detto il Cavaliere commentando la folla che aveva attorno a sé. A chi gli chiedeva se la gente gli volesse ancora bene, ha risposto soltanto: "Giudicate voi". Molte persone gli hanno stretto la mano per fargli gli auguri. Alcuni gli hanno detto: "Resisti, siamo con te".

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